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Venerdì 15 NOVEMBRE 2019
Neonati prematuri. Nis Haitink (Asl No): “I genitori vanno preparati”
La Neonatologia di Novara ha assistito nell’ultimo anno 70 bambini prematuri su un totale di 940 nascite. “Il compito dei pediatri/neonatologi e di tutti i professionisti coinvolti nella cura del neonato è quello di migliorare l’informazione ed accrescere le competenze dei genitori affinché le loro scelte di salute siano consapevoli e adeguate”, spiega il Direttore di Pediatria e Neonatologia, che evidenzia come debba essere data “grande attenzione” al consolidamento del rapporto mamma-bambino “anche quando il piccolo necessita di cure intensive”.
Il 17 novembre si celebra in più di 60 Paesi nel mondo la Giornata Mondiale della prematurità, che ha lo scopo di sensibilizzare sulla tematica dei neonati pretermine, situazione che coinvolge ogni anno un decimo delle nascite. Nel mondo infatti 1 bambino su 10 nasce prematuro; in Italia il 6,9 per cento delle nascite avviene prima del termine e ogni anno 5600 neonati pesano, quando vengono alla luce, meno di 1500 grammi e necessitano pertanto di assistenza intensiva.
“Nonostante sia un evento non così infrequente la nascita pretermine è una eventualità spesso circondata da un alone di scarsa conoscenza e disinformazione”, evidenzia in una nota la Asl di Novara. “Piccoli e fragili, i nati prematuri cominciano la loro vita in salita perché hanno bisogno di maggiori cure, sostegno e attenzione. Ma la nascita prematura rappresenta una dura prova anche per i genitori, sia nell’immediato che nel lungo termine perché, oltre ai comuni dubbi e preoccupazioni dei neogenitori, si instaurano le paure legate allo sviluppo di questi bimbi che sono partiti con un po’ di svantaggio”.
E così la nascita di un bimbo si trasforma in qualcosa di molto diverso dall’atteso. I genitori vengono catapultati in una dura realtà dove l'accettazione e la comprensione di ciò che sta accadendo risultano estremamente dolorose.
“La nostra Neonatologia accoglie da sempre i neonati prematuri e nell’ultimo anno abbiamo assistito 70 bambini prematuri su un totale di 940 nascite il che fa, della nostra Struttura un’importante punto di riferimento del quadrante nord-orientale. A loro riserviamo personale infermieristico specializzato e attrezzature per le cure intensive. Grande attenzione diamo al recupero e consolidamento del rapporto mamma-bambino, anche quando il piccolo necessita di cure intensive”. Ad evidenziarlo, nella nota della Asl, sono Oscar Nis Haitink Direttore S.C. Pediatria e Neonatologia e la Simona De Franco Dirigente Medico Responsabile della S.S. di Neonatologia.
Per i piccoli assistiti a Novara è prevista, ad esempio, la marsupio-terapia, il contatto prolungato pelle a pelle con il neonato avvolto alla madre con una copertina. Questa semplice pratica intensifica il legame mamma/bambino e influenza positivamente lo stato neurologico e psicologico del bambino. “Cerchiamo inoltre di incentivare la nutrizione con latte di mamma, l’alimento più adatto per questi bambini, per l’enorme valore nutrizionale, per la capacità di proteggere dalle infezioni, che nel prematuro sono più frequenti e per la capacità di stimolare lo sviluppo neuro-motorio, grazie alla presenza di acidi grassi essenziali, aminoacidi e altre preziose sostanze. L’allattamento al seno infine consolida il legame mamma/bambino (bonding)”.
Per Oscar Nis Haitink e Simona De Franco “il compito di noi pediatri/neonatologi e di tutti i professionisti coinvolti nella cura del neonato è quello di migliorare l’informazione ed accrescere le competenze dei genitori affinché le loro scelte di salute siano consapevoli e adeguate”.
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