quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 28 GIUGNO 2010
Legge 40: le modifiche della Corte Costituzionale hanno migliorato il tasso di gravidanze

La riduzione delle restrizioni seguite alla pronuncia della Suprema Corte ha consentito l’aumento della percentuale di successi, passati dal 20,4 al 23,5 per cento. 

Era il 20,42 per cento la percentuale di gravidanze portate a termine con successo dopo aver iniziato un ciclo di procreazione medicalmente assistita prima che la Corte Costituzionale dichiarasse parzialmente illegittima la legge 40 nella primavera del 2009. Dopo la decisione della Suprema Corte, la percentuale è salita al 23,49 per cento.
È il risultato di uno studio presentato nel corso del 26° meeting annuale dell’European Society of Human Reproduction and Embryology. A condurre la ricerca, un gruppo dell’Istituto Clinico Humanitas di Milano coordinato da Paolo Levi Setti in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità.
Il gruppo ha analizzato l’esito di 3,274 cicli di IVF/ICSI effettuati presso l’Istituto Clinico Humanitas prima (2,248) e dopo (1,026) la pronuncia della corte rilevando un innalzamento del tasso di gravidanza di oltre il 3% per ciclo iniziato nel gruppo esaminato dopo le modifiche introdotte dalla Corte Costituzionale.
E ciò è avvenuto a parità delle caratteristiche del campione. Inoltre, hanno rilevato i ricercatori, il numero di parti trigemini è calato dal 2.46 al 1.68 per cento.
"Una diminuzione dei parti trigemini è incoraggiante dal momento che per la madre e il bambino i rischi associati alle nascite multiple di questa natura sono elevati”, ha commentato Levi Setti. “Per raggiungere un più elevato tasso di gravidanza a ridurre non solo i parti trigemini, ma anche quelli gemellari, a selezionate coppie con una buona prognosi può essere proposto il trasferimento di un singolo embrione”. “È uno sviluppo incoraggiante”, ha aggiunto Luca Gianaroli, presidente dell’European Society of Human Reproduction and Embryology. “Continueremo a monitorare la situazione nella speranza che si rafforzi il trend positivo verso un successo sempre maggiore delle tecniche di riproduzione assistita in Italia”. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA