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Giovedì 07 NOVEMBRE 2019
Termalismo. Bonaccini (Regioni): “Collocare il settore tra sanità e welfare da un lato e turismo e sviluppo dall’altro”. Sileri: “L’Italia ha un patrimonio invidiabile”

Così il presidente della Conferenza delle Regioni ed il viceministro alla Salute intervenuto in occasione del centenario di Federterme. Per Bonaccini “occorre un cambiamento culturale, politico e istituzionale per superare il modello novecentesco del termalismo. Siamo di fronte alla necessità di collocare il settore termale a metà strada fra la sanità e le politiche sociali da un lato e il turismo, lo sviluppo e le attività produttive dall’altro”.

“Le terme hanno un ruolo fondamentale per il welfare e l’economia del nostro Paese proprio per la loro specificità: da un lato 'strumento di cura' e 'possibile terapia'; dall’altro un volano per il turismo che si pone accanto ad altri punti di forza dei nostri territori: beni culturali, paesaggio, tradizione enogastronomica”. È questa la tesi di fondo sostenuta in diversi passaggi dell’intervento del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, nel corso dell’evento che si è tenuto a Palazzo Giustiniani, in occasione del centenario di Federterme.

“Occorre un cambiamento culturale, politico e istituzionale per superare il modello novecentesco del termalismo. Siamo di fronte – ha proseguito Bonaccini – alla necessità di collocare il settore termale a metà strada fra la sanità e le politiche sociali da un lato e il turismo, lo sviluppo e le attività produttive dall’altro”.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha poi ricordato i passi in avanti fatti grazie alla collaborazione tra la Conferenza delle Regioni e Federterme, soffermandosi su alcuni passaggi chiave dell’accordo Stato - Regioni del 17 ottobre: “E’ fondamentale aver previsto in questo accordo l’inserimento nei Livelli essenziali di assistenza delle cure termali. Ma occorre anche una revisione dell’elenco delle prestazioni termali da sottoporre alla Commissione Nazionale per l’aggiornamento dei Lea puntando sulle potenzialità del termalismo. Dobbiamo agire su criteri fondati su prevenzione, cura e riabilitazione, ma coniugabili con l’esigenza di governo attento della spesa sanitaria”.

Bonaccini ha poi annunciato passi in avanti nella individuazione dei territori termali in condizioni di crisi economico-industriale: “Come sapete la Legge di Bilancio 2019 autorizza l’Inail a valutare investimenti immobiliari nel settore termale. La prima notizia è che queste tre aree sono state individuate sulla base di precisi indicatori. La seconda è che saranno individuate altre tre terne di località (Nord, Centro, Sud) da sottoporre all’Inail per ciascuno dei tre anni 2019, 2020, 2021”.
 
Presente all'evento anche il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri: “L’Italia gode di un patrimonio invidiabile in tutto il mondo di strutture termali per le terapie riabilitative e il mantenimento della salute offerte dal Servizio sanitario nazionale nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza. Per il futuro sarà necessario aumentare i cicli di cure termali erogati e la platea delle persone che possono beneficiarne".

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