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Mercoledì 06 NOVEMBRE 2019
Omceo di Lecce incontra il neo Direttore sanitaro, al via tavoli monotematici per confrontarsi sui temi della sanità
Tanti i temi sul tappeto del confronto con il neo Direttore Roberto Carlà dal difficile rapporto tra Ospedale e Territorio al ruolo centrale dei Mmg nel sistema sanitario leccese fino agli Ospedali di comunità, alla medicina ambulatoriale e alla cittadelle della salute, alla Pediatria di Libera scelta e al Polo pediatrico
Il Presidente dell’Omceo di Lecce Donato De Giorgi e il vice Gino Peccarisi hanno incontrato Roberto Carlà, recentemente nominato Direttore Sanitario aziendale.
In un clima cordiale e costruttivo i vertici dell’Ordine hanno proposto all’attenzione una serie di problemi che rappresentano le sfide più urgenti e cruciali per la Sanità nel territorio.
“Si è parlato del difficile rapporto tra Ospedale e Territorio, come espressione di un disagio organizzativo e culturale, le cui conseguenze ricadono sui cittadini e sulla credibilità dei professionisti – ha spiegato Il Presidente Donato De Giorgi –le opportunità che finalmente il fascicolo sanitario informatico ci fornirà devono trovarci pronti per essere colte appieno, insieme alle varie proposte che sono già oggetto di un tavolo congiunto tra Asl e la Commissione Ordinistica dedicata”.
E ancora, sono stati espressi, oltre ai vantaggi, i tanti disagi e incertezze che la realizzazione della rete ospedaliera determina nei professionisti della sanità e nei cittadini: “Oltre alle carenze organizzative e soprattutto delle risorse umane, che minacciano ricadute negative sulla qualità reale e percepita delle cure – aggiunge De Giorgi – vi è la necessità di creare un sistema con ruoli diversi, ma pari dignità, con risposte sanitarie standardizzate, accessibili, diffuse e adeguate, invertendo l’attuale tendenza a desertificare i contenuti degli Ospedali diversi dal Fazzi: sono infatti necessarie attenzioni e motivazioni che coinvolgano tutti e a tutti offrano sicurezza”.
È stato poi ribadito il ruolo centrale dei Mmg nel sistema sanitario leccese, ponendo una particolare attenzione alle possibili criticità che potranno determinarsi a breve per una carenza dei Medici. Soprattutto prosegue il presidente dell’Omceo di lecce “sarà necessario ridare una nuova dignità al ruolo del Mmg che avrà una “borsa medica” moderna: in essa vi sarà non tanto l’obsoleto (ma sempre valido) fonendoscopio, ma ecografi, elettrocardiografi, spirometri, ecc e soprattutto le competenze e le conoscenze per utilizzare tali strumenti: ciò consentirà non solo di ridurre le attese per le prestazioni, ma di dare un senso a quella “medicina di prossimità” che è la vera sfida per l’immediato futuro”.
Si è parlato di Ospedali di comunità, di medicina ambulatoriale e di cittadelle della salute, di Pediatria di Libera scelta e di Polo pediatrico (obbiettivo imprescindibile e imperdibile), ma soprattutto dei disagi della Continuità Assistenziale (la “guardia medica”) per garantire con le nostre proposte sicurezza e dignità, offrendo un servizio che sia diverso e di elevato significato assistenziale.
Si è sottolineato che alcune reti di servizi sanitari (in particolare quelle legate alle cronicità e all’oncologia) presentano degli aspetti critici, riconoscendo però un grandissimo e positivo sforzo fatto per annullare il gap organizzativo ancora presente.
Importanti rilievi su aspetti decisivi come la formazione continua in Medicina, che deve vedere i due Enti lavorare in stretta continuità, premessa per assicurare la indispensabile qualità delle cure; così come è necessario porre le basi per ragionare insieme all’Ateneo leccese sulle prospettive per realizzare in questo territorio un riferimento e una opportunità culturale universitaria.
Si è stabilito, infine, ha concluso De Giorgi, di istituire dei tavoli monotematici con un’agenda di priorità che insieme sarà scandita, per fornire gli strumenti utili per una sanità moderna che sia in grado di fornire le risposte giuste ai nostri concittadini in una terra troppo a lungo penalizzata e marginalizzata.
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