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Martedì 05 NOVEMBRE 2019
Emilia Romagna. Corte costituzionale: “Illegittima la radiazione dall’Ordine dei medici dell’assessore Venturi”
Secondo la Corte, all’Ordine dei medici di Bologna “non spettava adottare un provvedimento disciplinare nei confronti di un componente della Giunta regionale medico, per aver proposto e concorso ad approvare un atto politico amministrativo regionale sgradito all’Ordine professionale”. Così facendo – scrive l’ufficio stampa della Corte – “l’Ordine dei medici ha invaso la competenza assegnata alla Regione dagli articoli 117, terzo comma, e 118 della Costituzione, in materia di organizzazione sanitaria”.
Per la Corte costituzionale la radiazione dall’Ordine dei medici decisa nel dicembre scorso dall’Ordine di Bologna nei confronti del medico e assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Sergio Venturi, è illegittima.
La Corte - che si è riunita ieri in Camera di Consiglio per esaminare il ricorso con cui la Regione Emilia Romagna ha sollevato conflitto di attribuzione nei confronti dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Bologna – ha infatti deciso “che non spettasse all’Ordine provinciale dei medici di Bologna adottare un provvedimento disciplinare nei confronti di un componente della Giunta regionale medico, per aver proposto e concorso ad approvare un atto politico amministrativo regionale sgradito all’Ordine professionale”.
Così facendo – scrive l’ufficio stampa della Corte in una nota – “l’Ordine dei medici ha invaso la competenza assegnata alla Regione dagli articoli 117, terzo comma, e 118 della Costituzione, in materia di organizzazione sanitaria”.
“La Regione – si legge ancora nella nota - ha impugnato la sanzione della radiazione dall’albo dei medici adottata dalla Commissione disciplinare dell’Ordine nei confronti di un medico assessore regionale alle politiche per la salute, perché aveva proposto e contribuito ad approvare una delibera della Giunta regionale sulla possibilità di impiegare infermieri nelle ambulanze anche in assenza dei medici. Delibera non gradita all’Ordine”.
“La Corte – prosegue la nota - ha ritenuto che l’Ordine, nel sanzionare il medico/assessore, di fatto ha sindacato le scelte politico-amministrative della Giunta in materia di organizzazione dei servizi sanitari, su cui non ha alcuna competenza”.
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