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Venerdì 09 MARZO 2012
Welfare. In Lombardia sarà il paziente a pagare i servizi. Con i voucher della Regione

La riforma messa in cantiere dal Pirellone, secondo le intenzioni, porterà maggiore competizione tra gli operatori, più autonomia e libertà di scelta dei cittadini e riduzione della disomogeneità e discrezionalità nell’accesso ai servizi. Ad aprile potrebbe partire la sperimentazione su singoli settori.

Passare dal sistema esistente di welfare a una forma che sostenga direttamente la persona attraverso l’assegnazione diretta delle risorse in funzione del fabbisogno di assistenza e della capacità economica. In altre parole dovrà essere la persona a pagare il servizio, e non più la Asl, sulla base di budget assegnati agli erogatori in funzione della spesa storica. L'idea quindi è di arrivare in futuro ad un sistema fatto a voucher, che il paziente sceglie dove spendere. E' questa l'impalcatura della riforma del sistema socio-sanitario che ha messo in cantiere la regione Lombardia, come si legge nel “Capitolato d'appalto del servizio di assistenza tecnica a supporto dell'attuazione delle politiche regionali di evoluzione dei servizi sociosanitari e sociali”, che si è aggiudicato lo scorso 15 dicembre Ernst&Young spa -Axteria - Elite division per un valore di 4.150.000 euro e 36 mesi di durata.

Il voucher andrebbe a coprire la parte sanitaria della prestazione, attualmente pagata direttamente dalla regione, in base a un valore stimato anche sulla base della spesa storica. Quindi ad esempio, l'anziano che deve andare in una rsa, potrà scegliere direttamente in quale struttura andare tra quelle che rispondono agli standard dalla regione, e non solo più in quelle convenzionate come avviene ora. Il voucher sarà commisurato anche in base alle necessità e al bisogno del paziente con una maggior differenziazione delle esigenze di cura, e quindi se le sue condizioni saranno più gravi, come nel caso di un malato di Alzheimer, il valore sarà maggiore. Dalla copertura rimarrebbe sempre esclusa invece, come già avviene ora, la parte 'alberghiera' della retta. In questo modo, si ritiene, ci sarà più competizione tra le strutture e anche un allargamento potenziale dei posti letto. Il voucher, il cui meccanismo è ancora allo studio e quindi non si sa ancora quale potrebbe essere il soggetto erogatore, sarebbe comunque emesso al momento in cui emerge il problema del malato.

In tempi di crisi economica e di risorse sempre più esigue, il sistema di welfare così come concepito dalla l.r. 3/2008, basato su un sistema di sussidiarietà verticale e orizzontale con la partecipazione alle spese del comune, della regione e della persona sulla base del suo isee e nel rispetto dei lea, non può più andar bene secondo la Regione Lombardia. Bisogna cambiare, spostando “l’asse dall’offerta alla domanda, cioè il trasferimento del potere di acquisto dal sistema regionale ai beneficiari delle politiche – si legge nel documento - Modifiche che porteranno ad una realtà dove ci sarà maggiore competizione tra gli operatori, più autonomia e libertà di scelta dei destinatari dei servizi e riduzione della disomogeneità e discrezionalità nell’accesso ai servizi”.

Il piano di riforma del Pirellone si articola in quattro punti principali: la progettazione operativa del modello di governance dei servizi socio sanitari e sociali; la messa a regime degli strumenti di attuazione delle politiche di welfare; la sperimentazione del modello applicativo e gestionale del nuovo sistema di remunerazione delle prestazioni socio sanitarie e sociali; l’accompagnamento ed il supporto nella fase di messa a regime. Il passaggio al nuovo sistema avverrà con un percorso di transizione e sperimentazione, e per arrivarci dovrà essere elaborata una nuova proposta di modello universale di accreditamento, con sistema di monitoraggio e valutazione (e relativi indicatori) del sistema di accreditamento sociosanitario. Sarà cioè definito un nuovo sistema di classificazione del bisogno nei diversi settori di intervento, con una griglia di valutazione. Nella fase di elaborazione di questo nuovo modello di welfare, saranno previsti anche nuovi criteri di accesso, sia economici che di stato del bisogno, per accedere ai voucher sociosanitari. Il percorso è appena iniziato e non sarà breve, visto che è prevista l'apertura di tavoli con i rappresentanti delle case di riposo, dell'Anci, dei sindacati e delle associazioni di familiari. L'assessore alla Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale, Giulio Boscagli non vuole ancora parlarne, ma è possibile, come fa sapere l'opposizione, che già dagli inizi di aprile vi sia una delibera che porti ad un inizio di sperimentazione del nuovo modello su singoli settori.

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