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Mercoledì 23 OTTOBRE 2019
Carenza medici. Università di Padova e Verona pronte a fare squadra con la Regione
Incontro tra il governatore Zaia e i rettori degli Atenei Rosario Rizzuto e Pier Francesco Nocini. Focus sul problema della carenza di medici nel Veneto (almeno 1.300). “Abbiamo ragionato dell’aspetto delle borse di studio, della formazione dei 500 giovani medici laureati e abilitati, ma non specializzati che stiamo reclutando”, ha spiegato Zaia. Da parte dei Rettori disponibilità a “lavorare direttamente alla formazione dei giovani che la Regione sta reclutando”.
Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha incontrato i Rettori delle Università di Padova, Rosario Rizzuto, e di Verona, Pier Francesco Nocini per affrontare, tra le varie questioni, il problema della grave carenza di medici in Veneto (non meno di 1.300). “E’ stato un momento di grande positività, durante il quale abbiamo discusso di vari temi e collaborazioni, presenti e future”, riferisce Zaia in una nota. Sul fronte della carenza di medici, “abbiamo ragionato dell’aspetto delle borse di studio, della formazione dei 500 giovani medici laureati e abilitati, ma non specializzati che la Regione sta reclutando attraverso due chiamate, una per i Pronto Soccorso e una per la Medicina interna, di come fare squadra per affrontare l’intera questione. Sono molto soddisfatto, perché la squadra c’è e oggi i due Rettori me ne hanno dato autorevolissima conferma”.
La nota della Giunta riferisce, dunque, l’impegno garantito dal Rettore di Padova, Rizzuto, “dei nostri due Atenei a sostegno della sanità veneta con le nostre attività di ricerca, formazione e assistenza. Sulla carenza di medici abbiamo riscontrato la volontà comune di collaborare per dare in tempi rapidi una soluzione all’emergenza che si è creata”.
Di “un incontro storico” ha parlato il Rettore di Verona Nocini. “Abbiamo gettato le basi - sono le parole riferite nella nota - per colmare il gap creatosi nella sanità veneta sul fronte dei medici. Le Università di Padova e Verona – ha aggiunto Nocini – sono pronte a lavorare direttamente alla formazione dei giovani che la Regione sta reclutando. Significativa – ha aggiunto Nocini – anche la collaborazione avviata sulla possibilità di coinvolgere nell’operazione gli specializzandi dal terzo al quinto anno”.
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