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06 OTTOBRE 2019
Fnopo a Governo e Regioni:  “Puntare sull’ostetrica di famiglia e valorizzare il nostro ruolo”

Si è chiusa a Palermo l’assise della Federazione Nazionale della Professione di Ostetrica. Nella mozione finale una forte richiesta alle Istituzioni per lo sviluppo professionale, la revisione del percorso formativo e l’incentivo alle politiche per contrastare la denatalità. LA MOZIONE

Ostetrica di famiglia e di comunità, valorizzazione del ruolo con il riconoscimento dell’Ostetrica/o “esperta” e “specialista”, anche attraverso percorsi di master professionalizzanti, implementazione, in ambito accademico, del numero di ostetriche che accedono ai dottorati di ricerca e ai ruoli universitari, revisione dell’attuale percorso formativo. E ancora: stabilizzazione del personale ostetrico precario, attivazione di percorsi per assunzione di ostetriche e sviluppo di ogni misura diretta al contenimento del drammatico fenomeno della denatalità nel nostro Paese. Sono queste alcune delle richieste contenute nella mozione finale approvata dal 36° Congresso nazionale della Federazione Nazionale della Professione di Ostetrica, svoltosi a Palermo.
 
“Anche quest’anno l’evento nazionale della Categoria ostetrica si è contraddistinto per l’alto profilo professionale di tutti coloro che hanno partecipato con contributi di grande valore – commentano le Componenti Nazionali FNOPO -. Di particolare importanza è stato l’intervento della ministra della Famiglia e Pari Opportunità, Elena Bonetti, con la quale si è da subito instaurata una comune visione d’intenti sull’importanza di lavorare in maniera congiunta per la promozione la protezione della salute della donna, in particolare durante la gravidanza. Le riflessioni poste dalla ministra sono state l’occasione per poter portare alla sua attenzione il modello di “Ostetrica di famiglia e di comunità” – concludono le rappresentanti nazionali della Categoria ostetrica -, sul quale il Comitato centrale FNOPO auspica si possa proseguire un confronto più puntuale nel corso di un incontro da svolgere nelle sedi opportune – sottolineano le rappresentanti nazionali della Categoria ostetrica”.

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