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Giovedì 26 SETTEMBRE 2019
Cure intermedie. Ospedali di Comunità, Case della Salute e Cure Primarie: il volume edito con il patrocinio di Federsanità
Il volume, a cura di Giorgio Banchieri, Francesco Colavita e Giuseppe Massaro, vanta il contributo di autorevoli firme del panorama sanitario nazionale, ed ha l’obiettivo di far emerge chiaro come, per rispondere alla logica di deospedalizzazione dell’assistenza a favore di una sanità di prossimità, ogni Sistema Regionale abbia programmato e organizzato, negli ultimi anni, le strutture intermedie secondo proprie esigenze interne.
Pubblicato da pochi giorni “Ospedali di Comunità, Case della Salute e Cure Primarie: esperienze regionali e confronti”, volume edito con il patrocinio di Federsanità Anci. Il libro, a cura di Giorgio Banchieri, Francesco Colavita e Giuseppe Massaro, vanta il contributo di autorevoli firme del panorama sanitario nazionale, ed ha l’obiettivo di far emerge chiaro come, per rispondere alla logica di deospedalizzazione dell’assistenza a favore di una sanità di prossimità, ogni Sistema Regionale abbia programmato e organizzato, negli ultimi anni, le strutture intermedie secondo proprie esigenze interne.
Il quadro che si delinea dalle pagine del libro è quindi quello di una situazione regionale a “macchia di leopardo”, con contenitori che, seppur abbiano nomi simili, hanno dei contenuti spesso diversi. Un complesso di grandi patrimoni di conoscenze, competenze (cliniche e manageriali) e strutture, che tuttavia pare essere troppo frammentato, un campo di attività complesso in cui confluiscono diversi driver di cambiamento della sanità nel nostro Paese (invecchiamento progressivo della popolazione con conseguente sviluppo delle cronicità e multicronicità; sviluppo delle “fragilità” economiche, sociali, ambientali, psichiche; sviluppo di nuove medicine basate su day service, day hospital e day surgery con necessità decrescente di posti letto ospedalieri “tradizionali”; offerta di strutture semiresidenziali e residenziali specializzate come alternativa a ricoveri ospedalieri impropri e inappropriati etc..).
Il libro vuole essere pungolo per una discussione nazionale sulle Strutture Intermedie, anche in vista del nuovo Patto della Salute, ponendo il focus sulla sostenibilità dell’intera architettura, che dev’essere misurata in efficienza, razionalizzazione e contenimento di domanda e offerta di prodotti, servizi e prestazioni. È evidente quanto questi siano tutti indicatori necessari, che devono essere affiancati da una vision strategica indispensabile che parta dal livello centrale fino ad estendersi a quello più periferico, utile a valorizzare e a spingere verso un continuo cambiamento proattivo tutte le eccellenze del Ssn che nel corso degli anni si sono consolidate. Il fulcro diventa sempre più la gestione delle patologie croniche e della cronicità, vero motore dell’assistenza, soprattutto in un contesto, come quello italiano, caratterizzato da un elevato invecchiamento della popolazione. Il volume mette in evidenza, inoltre, la costante rideterminazione delle linee di responsabilità tra gli operatori del Ssn, con professioni che si affacciano formalmente alla gestione delle nuove Strutture assistenziali.
Oltre al patrocinio di Federsanità Anci, il volume ha il coordinamento scientifico di Asiquas (Associazione italiana per la Qualità dell’assistenza sanitaria e sociale) e dell’Università Sapienza di Roma (Dipartimento delle Scienze Sociali ed Economiche).
Nel libro, oltre agli autori sono presenti i contributi di: Francesco Di Stanislao, Tiziana Frittelli, Maria Donata Bellentani, Marinella D’Innocenzo, Isabella Mastrobuono, Laura Franceschetti, Gennaro Sosto, Franco Pesaresi, Stefano Ricci, Antonio Lucchetti, Veronica Sabatini, Lolita Gallo, Paola Sabatini, Gabriella Ruzzi e Raffaele Malatesta.
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