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Lunedì 23 SETTEMBRE 2019
Centri antiviolenza. Aperta nell’alto Friuli la quattordicesima casa rifugio per le donne
La struttura ad indirizzo segreto fa parte del programma avviato dalla Regione per il potenziamento della rete antiviolenza ed è un’ulteriore risposta che rafforza il territorio della Carnia, del Collinare, del Gemonese e del Medio Friuli. Ad oggi in Fvg sono operativi 7 centri antiviolenza e 14 case rifugio.
Un punto di riferimento istituzionale, che rafforza la rete antiviolenza mediante Centri che offrono i loro servizi ogni anno a oltre un migliaio di donne, che si rivolgono ad essi come punto di ascolto ma anche, nei casi più gravi, per usufruire delle cosiddette case rifugio ad indirizzo segreto.
L’attività di questi centri spazia anche dalla raccolta dei dati sul fenomeno della violenza sulle donne, alla formazione di operatori, anche in collaborazione con Forze dell’Ordine, scuole e servizi sociosanitari territoriali.
Pochi giorni fa è stata aperta, all’interno del territorio alto Friuli (Aas 3) la quattordicesima casa rifugio, ad indirizzo segreto, che fa parte del programma avviato dalla Regione per il potenziamento della rete antiviolenza, garantendo così un servizio territoriale equi distribuito: ad oggi in Fvg sono, infatti, operativi 7 centri antiviolenza e 14 case rifugio. Di seguito il link volto ai centri antiviolenza disponibili di indirizzo email e di numeri di telefono che permette alle donne di interloquire direttamente con gli operatorii https://www.consiglio.regione.fvg.it/cms/pagine/commissione-pari-opportunita/03_donne-contro-la-violenza/Centri_antiviolenza_1
“Se avessimo pienamente abbracciato già 30 anni fa il modello della cultura dell’integrazione sociosanitaria, che ci suggerisce che certi fenomeni vanno prevenuti con una rete di assistenza territoriale in grado di coinvolgere tutti i soggetti interessati, dai servizi sociali, alle Aziende Sanitarie, al volontariato e alle Forze dell’Ordine, quante violenze avremmo potuto evitare?” si chiede il vice presidente con delega alla Salute del Fvg, Riccardo Riccardi, sottolineando che lo spostamento dell’asse ospedalo-centrico ha risvolti importanti anche nella prevenzione di atteggiamenti violenti in ambito familiare e nei successivi percorsi di assistenza.
La Casa rifugio a indirizzo segreto appena inaugurata è gestita in collaborazione con l’associazione Voce Donna di Pordenone ed è un’ulteriore risposta che rafforza il territorio della Carnia, del Collinare, del Gemonese e del Medio Friuli.
“La salute è una cosa ben più grande della sanità - ha dichiarato Riccardi - perché ha un prima e un dopo. In casi come questi è fondamentale che abbia un prima, ovvero possa avvalersi di tutti i percorsi di prevenzione fatti di educazione, di formazione, di ascolto, di condivisione”.
Un modello di presa in carico che interviene non solo su tematiche come queste, ma in ogni ambito di quello che è il vasto concetto di salute. “Abbiamo davanti - ha concluso il vicegovernatore - uno sforzo culturale imponente, ma è quello che ci porterà ad assicurare una risposta precisa a precisi bisogni della popolazione e di ogni singola persona".
Endrius Salvalaggio
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