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Mercoledì 18 SETTEMBRE 2019
Notte Europea dei Ricercatori. Allo Spallanzani porte aperte ai cittadini
Il 27 settembre prossimo, dalle 18.00 alle 24.00, laboratori aperti, esperimenti, simulazioni, mostre, conferenze, giochi e molto altro, per presentare a bambini, giovani e adulti il mondo della ricerca dell’INMI. Diciassette percorsi si snoderanno all’interno dei laboratori, tra l’Ospedale centrale e il Padiglione del Vecchio, per fare diventare i cittadini comuni scienziati per un giorno e promuovere il dibattito tra scienza e società
La Notte Europea dei Ricercatori, in programma il 27 settembre in centinaia di città di tutto il continente, sarà l’evento di punta della Settimana della Scienza 2019, dal 21 al 28 settembre, una sette giorni ricca di iniziative di divulgazione scientifica. Esperimenti interattivi, visite ai laboratori, incontri con ricercatori, conferenze, giochi, spettacoli, aperitivi scientifici e molto altro saranno la chiave per avvicinarsi e conoscere il mondo della ricerca e i ricercatori, persone ordinarie con un lavoro straordinario.
L’iniziativa, organizzata da Frascati Scienza, compie 14 anni e anche quest’anno l’INMI “Lazzaro Spallanzani” partecipa alla manifestazione aprendo le porte del suo Istituto di Ricerca Scientifica. In quella occasione l’Istituto proporrà complessivamente 17 percorsi, di cui 5 di colore rosso ai quali potranno accedere i bambini più grandi, dai 9 anni in su, salvo la “simulazione del soccorso di arrivo di un paziente infettato dal virus Ebola” al quale evento potranno partecipare persone di ogni età. Il percorso rosso che si snoderà all’interno dell’Ospedale centrale proporrà postazioni sperimentali dalle quali partiranno le visite guidate ai centri di ricerca, ai laboratori e ai giochi scientifici.
Il percorso blu prevede 12 tappe all’interno del Padiglione Del Vecchio, di cui 8 con prenotazione (sul sito www.frascatiscienza.it) dove potranno partecipare i bambini dai 6 anni in su. Si assicura a tutti, grandi e piccoli, un viaggio affascinante e ricco di innovazioni tecnologiche del mondo della ricerca.
Le novità di quest’anno vanno, dalla scoperta del DNA alla ricerca delle cellule infette attraverso le nuove tecniche di biologia molecolare. Il cittadino sarà coinvolto in prima persona nella ricerca per studiare microrganismi vecchi e nuovi, entrerà all’interno delle cellule per scoprirne le meraviglie e scoprirà le criticità della gestione dell’emergenza. I ricercatori dello Spallanzani hanno previsto per i più piccoli anche un momento ludico e interattivo con “La Scienza in un grande quiz”.
“Il motivo per cui lo Spallanzani partecipa alla Notte Europea dei Ricercatori, ormai da diversi anni, è quello di promuovere un dialogo tra scienza e società”, dichiara Marta Branca, Direttore Generale dell’INMI. “La maggior parte dei cittadini di fronte alle epidemie o a temi difficili come la genetica, la biologia o la funzione delle cellule di certo ne vorrebbe sapere di più. E i nostri professionisti e ricercatori renderanno comprensibili e interessanti questi argomenti”, conclude il Direttore Generale.
La Notte Europea dei Ricercatori 2019 è intitolata BEES (BE a citizEn Scientist), prendendo spunto dalle api e dalla loro organizzazione: negli alveari infatti, come in tutte le società complesse, il contributo di ogni componente è fondamentale per il benessere della collettività. “Quindi il coinvolgimento dei cittadini nel dare un contributo alla ricerca scientifica ha una doppia valenza, in campo educativo e per rafforzare il legame scienza-società”, spiega l’Istituto.
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