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Martedì 17 SETTEMBRE 2019
Biella. In Ostetricia e ginecologia crescono i parti e l’attività chirurgica
Finora 20 i parti in più rispetto allo stesso periodo del 2018 e 35 isterectomie mini-invasive eseguite in sei mesi, con una proiezione entro fine anno che si attesta su 260. Sono alcuni dei numeri di testimoniamo l’impegno e i risultati del reparto.
È una realtà che sta sempre più crescendo quella dell’ostetricia dell’Ostetricia e ginecologia Ginecologia dell’ASL di Biella. A distanza di un anno dal suo arrivo, è il Direttore, il dott. Stefano Uccella, a tracciare, in un nota, un bilancio per raccontare i cambiamenti più significativi che hanno caratterizzato questi 12 mesi. “Un ambiente - precisa - dove ho trovato colleghi pieni di entusiasmo e umanità. È soprattutto questa componente che ci sta consentendo di potenziare sempre più l’offerta di assistenza sia in campo ostetrico che ginecologico”.
Nell’ultimo anno l’attività chirurgica è raddoppiata con interventi che hanno avuto un indice di complessità molto più alto. 135 le isterectomie mini-invasive eseguite in sei mesi, con una proiezione entro fine anno che si attesta su 260. Un intervento - quest’ultimo - necessario in caso di patologie particolari, ma che grazie alla chirurgia laparoscopica consente alle pazienti un recupero più veloce perché sono minori anche i tempi di degenza.
Una chirurgia, quella ginecologica, attuata su più ambiti: dalla gestione dell’endometriosi, all’oncologia, alle fibromatosi gravi. E se è aumentato il numero di pazienti che da regioni vicine e lontane si indirizza verso l’ospedale di Biella, i dati mostrano anche come ci siano state pazienti che si sono rivolte al reparto di Ginecologia biellese persino proveniendoi dall’estero, in particolare da Olanda e Svizzera.
“Ringrazio tutto il gruppo, i miei colleghi, tutto il personale ostetrico e infermieristico e di supporto - sottolinea il dott. Uccella - perché di certo attuare ogni giorno il nostro obiettivo principale , cioè quello di offrire alle pazienti una risposta concreta a problemi di salute, spesso molto complessi, determina un impegno sempre costante ed elevato. Impegno che si traduce nella volontà ogni giorno di offrire risposte a tutti e, in ambito oncologico, una speranza anche persino laddove vi possa essere una ricomparsa della malattia”.
Risultati positivi anche sul piano delle nascite: finora sono 20 i parti in più che vi sono stati quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018, “un incremento apparentemente piccolo ma molto significativo se si tiene conto che in tutti gli altri Ospedali del Piemonte si verifica invece un inesorabile calo dei parti”.
Fa da cornice a questi risultati una collaborazione ed una sinergia totali con la struttura di Pediatria e Neonatologia, creando quindi un percorso integrato all’interno del Dipartimento Materno-Infantile diretto dal Dott. Paolo Manzoni. Un approccio, quello multidisciplinare, consolidato anche nel trattamento di altre patologie dove è molto costruttiva la collaborazione con la chirurgia Chirurgia Generale diretta dal dott. Roberto Polastri, l’Urologia diretta dal dott. Stefano Zaramella e l’Anestesia e Rianimazione diretta dal dott. Claudio Pissaia.
Inoltre sono già in funzione e utilizzati quotidianamente dai professionisti della struttura di ginecologia e ostetricia dell’ASL i nuovi ecografi 3 D e 4 D acquistati recentemente per poter assicurare una diagnostica sempre più di qualità. Dal volto del bimbo in grembo fino ad indagini sempre più accurate, questi nuovi ecografi - grazie a una qualità delle immagini elevata - consentono diagnosi più precise anche per individuare tempestivamente eventuali malformazioni fetali o uterine. Le immagini acquisite con queste tecnologie e le informazioni storiche dei pazienti sono poi disponibili immediatamente sulla cartella clinica informatizzata.
“Si tratta di strumentazioni - ha detto il commissario dell’ASL di Biella Diego Poggio - che avevamo inserito nel piano di investimenti con l’obiettivo duplice di assicurare ai nostri operatori le dotazioni migliori per poter lavorare al meglio, ma soprattutto poter garantire ai nostri pazienti servizi assistenziali sempre più accurati e di qualità”.
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