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Martedì 17 SETTEMBRE 2019
All’ospedale di Rivoli una nuova tac a 256 strati
Esami più rapidi e precisi, maggiore sicurezza per i pazienti, grazie alla nuova apparecchiatura disponibile nella struttura grazie a un partenariato pubblico-privato. Icardi: “È un esempio virtuoso di collaborazione”. Il Dg Boraso: “Si completa l’offerta cardiologica dell’ospedale di Rivoli, che è il primo centro emodinamico del Piemonte e il secondo d’Italia”.
Esami più rapidi, più precisi e con un grado di sicurezza sempre più elevato per i pazienti. Li garantisce la nuova Tac a 256 strati dell’ospedale di Rivoli, presentata ieri dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi e dal direttore generale dell’Asl To3 Flavio Boraso. All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli, il direttore della Radiologia dell’ospedale di Rivoli Filippo Marchisio e il direttore dell’Istituto di Radiologia dell’Università di Torino, Paolo Fonio.
Si tratta di un’apparecchiatura di ultima generazione, una delle primissime esistenti in Piemonte, che consentirà all’ospedale rivolese e all’intera attività dell’Asl To3 di compiere un ulteriore salto di qualità. La macchina (una Ict Brilliance della Philips) è dotata di 256 file di detettori molto avanzati, che sfruttano le nanotecnologie: il tubo radiogeno gira in appena due decimi di secondo attorno al paziente, riducendo di oltre un quarto rispetto al passato le radiazioni a cui questo viene esposto e diminuendo in modo significativo l’utilizzo del mezzo di contrasto per gli esami angiografici.
La velocità e la grande accuratezza, che si traducono dunque in un aumento della sicurezza, permetteranno di introdurre presso l’ospedale di Rivoli esami mai eseguiti in precedenza, come la Colonscopia virtuale e la Coronaro Tc, e di utilizzare la nuova Tac (in funzione 24 ore al giorno, 7 giorni su 7) per i pazienti provenienti dal pronto soccorso, per la cardiologia, la neurologia, la gastroenterologia, per le patologie addominali e per le patologie urologiche. Sarà in pratica di supporto non solo al reparto di Radiologia, ma a tutta l’attività ospedaliera e territoriale. In particolare, la bassa esposizione alle radiazioni e la minore invasività consentiranno di estendere l’uso della macchina anche alla pediatria.
L’acquisizione della Tac a 256 strati, il cui valore è di circa 1 milione di euro, è a costo zero per l’Asl: si tratta infatti di un’offerta migliorativa nell’ambito del partenariato pubblico-privato attraverso il quale sono stati rifatti i reparti di Radiologia a Pinerolo e di Emodinamica a Rivoli. L’azienda sanitaria ha invece investito 243mila euro per la ristrutturazione, l’adeguamento e l’umanizzazione dei locali che ospitano la nuova macchina, al primo piano dell’ospedale.
“È un esempio virtuoso di collaborazione con i privati, che ha permesso di investire in alta tecnologia contribuendo ad aumentare la capacità diagnostica e a fornire un servizio sanitario di alta qualità” commenta l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi.
“Abbiamo fatto un passo avanti di 20 anni – sottolinea il direttore dell’Asl To3 Flavio Boraso -. Arriva così a compimento il grande percorso di rinnovamento tecnologico che l’Asl ha intrapreso e che ha portato alla sostituzione delle Tac di Pinerolo, Susa e ora di Rivoli con apparecchiature di ultima generazione. In questo modo, oltretutto, si completa l’offerta cardiologica dell’ospedale di Rivoli, che è il primo centro emodinamico del Piemonte e il secondo d’Italia. Abbiamo voluto offrire un servizio ancora maggiore e in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze di salute dei pazienti, nell’ambito di in una realtà di eccellenza come quella della Radiologia rivolese, che effettua circa 10mila Tac l’anno”.
Nel dettaglio, si potranno dunque eseguire nuovi esami come la Colonscopia virtuale e la Coronaro Tc che permette, in modo non invasivo, di vedere le coronarie e di escludere al 100% la presenza di aterosclerosi delle stesse. E sarà possibile migliorare l’attività di neurologia e le diagnosi a seguito di eventi ischemici, quantificando con precisione la cosiddetta “zona grigia”, che può essere recuperata minimizzando il danno subito dal paziente.
Ma la nuova Tac avrà grandi vantaggi anche nella gestione quotidiana dei pazienti che hanno subito forti traumi e quindi necessitano di esami molto rapidi: anche una normale Tac al torace potrà essere eseguita con una quantità di raggi molto simile a quella di una radiografia tradizionale. Fino a qualche anno fa, ne richiedeva una quantità 300 volte superiore.
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