quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Martedì 27 AGOSTO 2019
Piano sociale regionale 2020-2022. Si apre il confronto. Toma: “Fondamentale la concertazione”
Nella proposta di Piano, sul quale si è aperta la fase di concertazione, si ribadisce la necessità di realizzare percorsi concreti in termini di integrazione sanitaria. L’obiettivo è quello di riuscire a realizzare interventi integrati in alcune aree particolarmente sensibili: anziani, disabili, dipendenze.
“L’approvazione del Piano sociale regionale per il triennio 2020-2022 rappresenta un elemento di basilare importanza rispetto alla definizione dell’assetto organizzativo della governance territoriale del welfare regionale e alla predisposizione di progetti ed azioni in grado di rispondere alle esigenze e ai bisogni della popolazione molisana”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Molise, Donato Toma, a margine della riunione presso la Sala Giunta di Palazzo Vitale che ha segnato l’avvio della fase di concertazione del Piano sociale regionale 2020-2022. All’incontro, convocato dal governatore, hanno partecipato l’assessore regionale alle Politiche sociali, Luigi Mazzuto, i presidenti dei Comitati dei sindaci, i coordinatori degli Ambiti territoriali sociali, i vertici dell’ASReM e dell’Anci Molise, oltre al direttore del Terzo Dipartimento della Giunta regionale, al direttore generale della Dg Salute e al direttore del Servizio programmazione delle Politiche sociali.
“Prima di iniziare il percorso di partecipazione allargata con le parti sociali, i soggetti del Terzo settore, i referenti degli organi periferici dello Stato, che troverà la sua naturale conclusione con il passaggio in Consiglio regionale per la definitiva approvazione del Piano – ha spiegato Toma - abbiamo ritenuto doveroso e necessario un primo confronto con i rappresentati istituzionali più direttamente coinvolti nella progettazione e gestione dei servizi a livello locale. Oggi abbiamo presentato la Proposta del Piano sociale regionale 2020-2022. Ovviamente, siamo all’avvio della fase di concertazione e, pertanto, il documento potrà essere arricchito e migliorato nei successivi step”.
Gli assi portanti della pianificazione sociale sono costituiti da alcune aree d’intervento prioritarie:sostenibilità del welfare di accesso, responsabilità familiare e tutela dei minori, promozione del sostegno a domicilio e dei livelli di autonomia delle persone anziane e disabili, contrasto alla povertà e percorsi di inclusione sociale, rafforzamento del lavoro di rete.
Nella costruzione del Piano, ha aggiunto il governatore “abbiamo messo in rete tutte le risorse riconducibili ad interventi di contrasto all’emarginazione e di promozione dell’inclusione per evitare le criticità che si sono verificate in passato sul piano finanziario”.
La Proposta di Piano è stata elaborata da un Gruppo di lavoro tecnico,costituito con deliberazioni di Giunta regionale, composto da dirigenti e funzionari regionali, rappresentanti degli Ambiti territoriali sociali, dell’Asrem e dell’Anci, coordinati dal direttore del Servizio programmazione delle Politiche sociali della Regione Molise.
Le azioni contenute nella bozza di Piano mirano a definire le prestazioni e le modalità di finanziamento e si basano sulla “fotografia sociale” del Molise che si sostanzia in un considerevole calo demografico della popolazione, nell’alto tasso di invecchiamento,nelle elevate esigenze assistenziali, nella scarsa presenza di servizi sanitari territoriali, nell’elevato livello di problematicità per minori e famiglie, nella presenza di disagio adulto, nel contesto di povertà ed esclusione sociale, nonché nella presenza consolidata di stranieri.
Nel Piano 2020-22 si ribadisce la necessità di realizzare percorsi concreti in termini di integrazione sanitaria. L’obiettivo è quello di riuscire a realizzare interventi integrati in alcune aree particolarmente sensibili: anziani, disabili, dipendenze.
È prevista, inoltre, la possibilità di riattivare l’Osservatorio regionale delle Politiche sociali,con il compito di sostenere i processi decisionali e le attività di programmazione, coordinamento e controllo sugli esiti della programmazione zonale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA