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15 SETTEMBRE 2019
Oms lancia la prima Giornata mondiale sulla sicurezza dei pazienti: “Ogni minuto 5 persone muoiono per cure non sicure”
L'Oms stima che 1 paziente su 10 subisca danni durante le cure ospedaliere nei paesi ad alto reddito e 1 ricovero su 4 ogni anno dà luogo a danni ai pazienti nei paesi a basso e medio reddito. I costi per la sola perdita di produttività ammontano tra 1,6 trilioni di dollari all'anno. IL RAPPORTO - IL MANUALE FORMATIVO MULTIDISCIPLINARE - OPUSCOLO SULLA SICUREZZA DEI PAZIENTI - VIDEO
Gli errori in sanità provocano ogni anno 134 milioni di eventi avversi negli ospedali contribuendo a 2,6 milioni di decessi ogni anno. È quanto rileva l’Oms in occasione della prima Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti che si celebrerà ogni anno il 17 settembre e in cui si stima che 1 paziente su 10 subisca danni durante le cure ospedaliere nei paesi ad alto reddito e 1 ricovero su 4 ogni anno provoca danni ai pazienti nei paesi a basso e medio reddito. Errori che provocano anche danni economici: i costi per la sola perdita di produttività ammontano tra 1,4 e 1,6 trilioni di dollari all'anno.
In occasione della Giornata l'Oms lancia una campagna globale per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sicurezza dei pazienti e sollecitare le persone a dimostrare il loro impegno nel rendere l'assistenza sanitaria più sicura per i pazienti. Le città di tutto il mondo illumineranno monumenti di colore arancione per mostrare il loro impegno per la sicurezza dei pazienti il 17 settembre. Questi includono il Jet d'Eau a Ginevra, le Piramidi al Cairo, la Piramide Cestia a Roma, la Torre di Kuala Lumpur, il Royal Opera House a Muscat e il ponte Zakim a Boston, tra gli altri.
La tendenza verso una copertura sanitaria universale (UHC) è oggi il tema centrale della politica sanitaria globale, ma il rischio per l’Oms è che “miliardi di persone avranno sì accesso alle cure, ma esse saranno di così bassa qualità che non le aiuteranno, ma spesso le danneggeranno. Senza sforzi ad hoc per migliorare la qualità dell'assistenza sanitaria a livello globale, l'UHC sarà in gran parte una ‘nave vuota’”.
“Nessuno dovrebbe essere danneggiato mentre riceve assistenza sanitaria. Eppure a livello globale, almeno 5 pazienti muoiono ogni minuto a causa di cure non sicure ", ha affermato il dott.Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS. "Abbiamo bisogno di una cultura della sicurezza dei pazienti che promuova la collaborazione con i pazienti, incoraggi la segnalazione e l'apprendimento da errori e crei un ambiente privo di colpa in cui gli operatori sanitari sono abilitati e formati per ridurre gli errori”.
Per la Giornata l’Oms ha diffuso il "WHO patient safety curriculum guide: multi-professional edition", cioé il "Manuale del percorso formativo sulla sicurezza del paziente" Messo a punto in Italia dal Comitato Esecutivo Aziendale per la Sicurezza del Paziente dell'Azienda ULSS 20 di Verona, dall'Università degli Studi di Verona e dalla Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva – e che si basa sul lavoro del punto di riferimento dell'Istituto di medicina (IOM) del 2001, richiamando l'attenzione sulle lacune nella qualità dell'assistenza sanitaria che rimangono ancora a livello globale e suggerendo come colmarle.
I numeri.
A livello globale, il costo associato agli errori terapeutici è stato stimato in 42 miliardi di dollari l'anno.
Possono verificarsi errori nelle diverse fasi del processo di utilizzo del farmaco. Gli errori terapeutici si verificano quando uso di farmaci deboli e/o fattori umani come affaticamento, cattive condizioni ambientali o carenza di personale influenzano le pratiche di prescrizione, trascrizione, dispensazione, amministrazione e monitoraggio, che possono quindi causare gravi danni, disabilità e persino la morte.
Sono già stati sviluppati molti interventi per affrontare la frequenza e l'impatto degli errori terapeutici, ma la loro attuazione è troppo varia. Secondo l’Oms è necessaria un'ampia mobilitazione delle parti interessate a sostegno di azioni sostenute.
Secondo il rapporto Oms, il 15% delle spese ospedaliere può essere attribuito al trattamento delle carenze nella sicurezza dei pazienti nei paesi OCSE e 4 su 10 sono i pazienti danneggiati a livello di cure primarie e ambulatoriali. Ma è possibile evitare fino all'80% dei danni dovuti a queste situazioni.
Le pratiche terapeutiche non sicure e gli errori terapeutici sono la principale causa di lesioni e danni evitabili nei sistemi di assistenza sanitaria in tutto il mondo.
Le iniziative in Italia
Il Ministero della Salute ha recepito la risoluzione dell'Onu e ha indetto la Giornata Mondiale della Sicurezza del Paziente (Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2019) con la quale si intende promuovere a livello nazionale e locale iniziative di sensibilizzazione e diffusione di buone pratiche di prevenzione dei rischi rivolto agli operatori sanitari e alla cittadinanza per migliorare e assicurare la sicurezza delle cure.
In questo senso ha anche organizzato a Roma, nella sede del ministero di via Lungotevere Ripa 1, sempre il 17 settembre, la "Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita". All'evento sarà presente il neo ministro della Salute, Roberto Speranza e interverranno numerosi direttori generali, rappresentanti delle Regioni, dell'Agenas e il presidente Iss Silvio Brusaferro.
Anche nelle Regioni si stanno organizzando eventi. In Toscana ad esempio sono stati realizzati un poster, un quaderno e un video sui cinque momenti per la sicurezza della terapia: 1. iniziare; 2. assumere; 3. aggiungere; 4. cambiare; 5, finire.
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