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Venerdì 24 FEBBRAIO 2012
Haloterapia. Nas sequestrano quattro strutture in Veneto

Controlli a tappeto dei Nas sui centri specializzati nella cosiddetta “terapia del sale”. Quattro le strutture sequestrate nelle province di Treviso e Venezia. Una per mancata certificazione di agibilità, tre perché utilizzavano sale “micronizzato” senza il possesso delle autorizzazione.

Quattro strutture specializzate in Haloterapia con sede nelle province di Treviso e Venezia sono state sequestrate dai carabinieri dei Nas di Treviso perché prive delle necessarie autorizzazione e certificazioni.

L’haloterapia, cioè la terapia del sale, consiste nella permanenza in una sorta di “grotta di sale” e rappresenta una delle più recenti novità nel settore del benessere. “Di recente - spiega una nota dei carabinieri – i Nas di Treviso, che costantemente monitorano le attività che offrono servizi sanitari, hanno però rilevato che alcune di tali strutture pubblicizzavano gli effetti benefici e curativi del trattamento, in particolare sull’apparato respiratorio e sul sistema nervoso, fornendo spesso anche consulenze sanitarie”.

Le ispezioni eseguite presso tre centri hanno permesso di accertare l’allestimento di veri e propri ambulatori di cure fisiche, dove il sale veniva “micronizzato” al fine di consentire all’utente un ottimale assorbimento delle particelle di cloruro di sodio. “Detto trattamento però – sottolineano i Nas – risulta controindicato alle persone affette da particolari patologia (malattie broncopolmonari, ipertensione arteriosa, ipertiroidismo, malattie Tumorali in trattamento con chemioterapia…), per cui tale tipo di attività deve essere autorizzata sanitariamente dal Sindaco competente previa valutazione della Asl che deve accertare il rispetto della normativa di settore”. Autorizzazione che in tre centri non avevano.

Subito è scattato il sequestro amministrativo delle strutture illecitamente attivate. Analogo provvedimento, spiegano infine i Nas, è stato adottato nei confronti di un quarto centro risultato privo della certificazione di agibilità.

Il valore delle strutture sequestrate è pari a 600 mila euro.
 

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