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Giovedì 25 LUGLIO 2019
“Non sono un bersaglio”. Fimmg e Croce Rossa siglano patto contro le aggressioni ai medici
Tra i punti previsti nell'accordo quello di condividere le reciproche professionalità per attuare progetti, programmi e iniziative congiunte di sensibilizzazione sull’importanza delle attività di assistenza sanitaria e della tutela degli operatori in ogni contesto. IL PROTOCOLLO D’INTESA
FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e Croce Rossa Italiana insieme contro le aggressioni al personale sanitario, un fenomeno che in Italia sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti. Siglato oggi a Roma un Protocollo d'Intesa per realizzare attività di promozione della Campagna “Non sono un bersaglio” (https://www.cri.it/nonsonounbersaglio) e per la valorizzazione della figura dell’operatore sanitario in ogni contesto.
“La violenza contro il personale sanitario – si legge in una nota - è diventata un’emergenza e, allo stesso tempo, è particolarmente avvertito il rischio di una mancata o corretta attenzione al problema che condiziona sempre più l’attività di medici, infermieri e operatori sanitari”.
Per questo motivo, nell’ambito della campagna “Non sono un bersaglio”, FIMMG e Croce Rossa Italiana hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa, presentato stamattina durante una conferenza stampa organizzata sotto gli auspici e la collaborazione della FNOMCeO (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri), nella sede di via Ferdinando Di Savoia.
L'intesa è stata firmata dal Segretario Generale Nazionale della FIMMG, Silvestro Scotti, e dal Presidente Nazionale di Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, alla presenza del Presidente della FNOMCEO Filippo Anelli.
“Le aggressioni al personale sanitario sono ormai diventate un'emergenza e non si può restare fermi a guardare - sottolinea Silvestro Scotti - Per questo FIMMG e Croce Rossa hanno deciso di avviare una collaborazione importante per sensibilizzare, ognuna in base alle proprie competenze, su un tema così delicato e sentito dalla nostra categoria. Servono urgentemente leggi chiare e stringenti per arginare questo fenomeno preoccupante, che potrebbe sfociare presto in un vero e proprio allarme sociale”.
“Come auspicato e annunciato sin dal suo lancio, la vocazione di ‘Non sono un bersaglio’ è quella di essere veicolo di mobilitazione a livello nazionale - spiega Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana - di tutti gli attori del soccorso e della società civile. Dobbiamo riscrivere insieme le regole del gioco attraverso un lavoro di squadra e, nello stesso tempo, dobbiamo riaffermare la neutralità di chi soccorre, troppo spesso violata. Neutralità che è anche uno dei Principi cardine della nostra Associazione, una delle ragioni per cui la Croce Rossa esiste. Ecco perché è molto importante il Protocollo con FIMMG, ulteriore tassello verso la riconquista della dignità e dell’integrità dell’operatore sanitario”.
“Apprezziamo molto l’impegno comune della FIMMG e della Croce Rossa Italiana e sosteniamo questo Protocollo d’intesa – aggiunge Filippo Anelli, presidente della Fnomceo -. La situazione dei nostri medici, dei nostri infermieri, dei nostri operatori è gravissima e rappresenta una vera emergenza di sanità pubblica, che mina alla base il nostro Servizio Sanitario nazionale e necessita di un intervento immediato, anche a livello legislativo. Risulta urgente l'adozione di valide soluzioni volte a garantire la sicurezza dei medici, degli infermieri, degli operatori sanitari e dei cittadini. Auspichiamo pertanto una rapida approvazione del Disegno di Legge n° 867, sulla materia, attualmente all’esame del Senato”.
Tra i punti previsti nell'accordo quello di condividere le reciproche professionalità per attuare progetti, programmi e iniziative congiunte di sensibilizzazione sull’importanza delle attività di assistenza sanitaria e della tutela degli operatori in ogni contesto.
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