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Martedì 23 LUGLIO 2019
Missione salvavita a Carbonia con l’Ecmo mobile
L’intervento effettuato con l’utilizzo del macchinario per ossigenare il sangue artificialmente ha visto la collaborazione tra Aou di Sassari, Areus, l’Assl di Carbonia e l’ospedale Sirai. L’equipe dell’Aou di Sassari è stata trasportata all’ospedale in 35 minuti dal mezzo dell’elisoccorso Areus
Intervento salvavita per un paziente trasportato da Carbonia a Sassari con una nuova “missione” Ecmo mobile, con l’utilizzo cioè del macchinario per ossigenare il sangue artificialmente.
Un intervento, che ha visto collaborare l’Aou di Sassari, l’Areus e l’Assl di Carbonia con l’ospedale Sirai, è stato realizzato la scorsa domenica grazie all’organizzazione messa in campo con l’impiego dell’elicottero di base a Olbia e di una nuova ambulanza tecnologicamente avanzata.
L’equipe Ecmo infatti, composta da un anestesista, un cardiochirurgo, un perfusionista e un infermiere di area critica, è partita da Sassari alle 17,30 ed è arrivata in soli 35 minuti a Carbonia trasportata dal mezzo dell’elisoccorso. Al rientro, invece nel tragitto Carbonia-Sassari, con partenza alle 23 è stata impiegata una nuova ambulanza in dotazione all’Aou di Sassari.
L’equipe è intervenuta su un paziente sessantenne ricoverato nella Rianimazione dell’ospedale di Carbonia per una grave insufficienza respiratoria, refrattaria ai trattamenti convenzionali. Il paziente adesso si trova ricoverato nella Rianimazione del Santissima Annunziata in condizioni stabili, sotto trattamento extra corporeo totale.
“Sassari si conferma centro di riferimento regionale Ecmo. Quanto messo in campo – afferma il direttore generale dell’Aou di Sassari – dimostra che il lavoro fatto in questi anni, coordinato dal professor Pierpaolo Terragni, ha reso la struttura in grado di intervenire ogni mese dell’anno, non soltanto durante la stagione influenzale”.
La collaborazione con Areus quindi ha consentito all’equipe Ecmo di salire a bordo dell’elicottero per raggiungere Carbonia in tempi rapidissimi. In casi come questo, infatti, è importante quanto prima la stabilizzazione e la messa in sicurezza del paziente.
“Per le missioni Ecmo, come quella di domenica – afferma Piero Delogu direttore sanitario di Areus Sardegna – abbiamo ottenuto la certificazione aeronautica Enac all’utilizzo di queste apparecchiature sull’elicottero. Adesso, seguirà una procedura condivisa tra Areus e Aou per meglio definire le strategie operative da utilizzare in questi casi”. Grazie a questa nuova autorizzazione al volo, la Sardegna si propone tra le poche regioni disponibili al trasporto di questa tipologia di paziente.
Ad essere utilizzat è stato l’elicottero di stanza a Olbia, il più grande a disposizione della flotta Areus. Sul campo sono stati impegnati nella missione Ecmo l’anestesista rianimatore Luigi Solinas, il cardiochirurgo Giangiacomo Carta, il perfusionista Alessio Moretto e l’infermiera Maria Dore. Pierpaolo Terragni da Sassari è rimasto in costante contatto con l’ospedale di Carbonia e il medico Mariano Cabras della Rianimazione, sino al termine dell’operazione di centralizzazione alla struttura di Sassari.
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