quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 28 GIUGNO 2019
Termoli. Asrem: “Chiuso il punto nascita, ma potenziato il percorso di accompagnamento al parto”

L’Asrem interviene nelle polemiche sulla chiusura del punto nascita ribadendo come questo si sia reso necessario per motivi di sicurezza e alla “sistemica carenza di personale sanitario” che “ha assunto dimensioni di criticità tali da non consentire di continuare ad assicurare il rispetto degli irrinunciabili e prioritari standard operativi e di sicurezza relativi all’assistenza ostetrica e pediatrico/neonatologica”.

Non era più procrastinabile la chiusura del Punto Nascita di Termoli, ormai non più rispondente agli standard di sicurezza. Lo ribadisce l’Asrem, intervenendo con una nota sulle polemiche per la chiusura del Punto nascite.

“Come noto – spiega l’Azienda sanitaria molisana nella nota - il Comitato Percorso Nascita Nazionale ha richiesto alla Regione Molise di procedere alla chiusura del Punto nascita di Termoli in ragione del numero di parti/anno al di sotto dello standard minimo di sicurezza che , sulla base di evidenze scientifiche, un board di specialisti ginecologici, pediatri neonatologi ha individuato e fissato al fine di garantire prestazioni sicure e di qualità. Tale richiesta, ribadita e confermata dai Ministeri della Salute e di Economia e Finanze, ha reso non più procrastinabile, per la Regione procedere ad adempiere alle richieste Ministeriali”.

Oltre a un insufficiente numero di parti, l’Asrem conferma la grave situazione del presidio in termini di carenza di personale. “Nonostante siano state attuate tutte le previste, possibili procedure concorsuali, di stabilizzazione e mobilità, malgrado l’ impiego di istituti contrattuali alternativi, la strutturale e sistemica carenza di personale sanitario nell’intero ambito aziendale della rete integrata materno-infantile, ha assunto, presso il PO di Termoli, dimensioni di criticità tali da non consentire di continuare ad assicurare il rispetto anche degli altri irrinunciabili e prioritari standard operativi e di sicurezza relativi all’assistenza ostetrica e pediatrico/neonatologica, definiti dall’ Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010. Partorire in condizioni in cui i requisiti essenziali non ci sono, rappresenta un rischio per le donne ed i bambini e di questo la popolazione deve prendere coscienza”.

“Il tema della sicurezza del percorso nascita – sottolinea l’Asrem - ha previsto un lungo percorso ed un grande impegno inter- istituzionale alla ricerca di una soluzione sicura e condivisa ed un ampio ed articolato sforzo organizzativo al fine di garantire qualità, sicurezza e continuità ai Servizi Materno - Infantili Ospedalieri e Territoriali, migliorandone i processi organizzativi ed efficientando le risposte assistenziali. L’inevitabile revisione organizzativa delle attività del Punto nascita di Termoli prevede la sospensione delle attività di assistenza al parto in regime di ricovero presso la UOC Unità Operativa Ostetricia e Ginecologia di Termoli a far data dal 1/7/2019”.

L’Asrem cerca però di rassicurare i cittadini sulle conseguenze della chiusura. “Presso il Presidio Ospedaliero di Termoli è già operativo il percorso di accompagnamento alla nascita, per il quale è stato disposto il potenziamento delle funzioni ambulatoriali di visita, ecografia e diagnostica pre-natale, monitoraggio pre-parto e controlli post partum. Nel medesimo Presidio Ospedaliero di Termoli inoltre continueranno ad essere garantite presso il Pronto Soccorso 24 ore su 24 le consulenze urgenti , da parte del personale specialista in Ostetricia e Ginecologia e di operatrici ostetriche che, sulla base della situazione clinica, assicureranno il trasferimento assistito verso il punto nascita appropriato nell’ambito della rete aziendale integrata materno-infantile”.

L’Asrem fa poi sapere che “rimarrà attiva e completamente operativa la UO di Pediatria, al fine di assicurare 24 ore su 24, le consulenze urgenti presso il Pronto Soccorso nonché l’assistenza in regime di ricovero ai piazienti in età pediatrica”.

Infine, “sempre nell’ottica di garantire la sicurezza delle cure, è stato previsto un costante monitoraggio del percorso clinico –organizzativo così articolato e predisposti meccanismi di controllo dei rischi nonché un insieme di accorgimenti preventivi idonei a contenere i disguidi nella fase di adattamento della nuova articolazione organizzativa”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA