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Martedì 25 GIUGNO 2019
Riunione straordinaria del Consiglio nazionale Tsrm-Pstrp
Gentile Direttore,
per la seconda volta negli ultimi otto mesi, la Federazione nazionale Ordini TSRM PSTRP è costretta a indire un Consiglio nazionale straordinario “su richiesta sottoscritta da almeno 1/6 dei componenti il Consiglio nazionale” ai sensi dell’art. 9 del Regolamento generale.
La prima volta risale all’ottobre scorso per affrontare sia la questione irrisolta del Decreto 10 agosto 2018 in Risonanza magnetica che ha “omesso” il tecnico di radiologia tra i professionisti a tutela degli standard di sicurezza. Sia per capire come mai l’Italia è l’unica nazione in Europa a non aver recepito la Direttiva 2013/59 Euratom sulla radioprotezione, scaduta da più di un anno e per la quale è in corso la procedura di infrazione.
La riunione dei prossimi giorni riguarda invece le iscrizioni agli Ordini da parte dei 150 mila professionisti, ovvero:
a) domande di iscrizione non conformi in base al parere dei Rappresentanti delle Associazioni maggiormente rappresentative;
b) domande di iscrizione che hanno superato il limite di 60 giorni, senza avere nessuna risposta dai suddetti rappresentanti;
c) criticità del portale iscrizioni;
d) iscrizione con riserva dei professionisti che pur non avendo i titoli, siano stati inquadrati a livello D dalla Pubblica Amministrazione e richiesta di un parere al Ministero della Salute.
È bene precisare che il ricorso a consigli nazionali straordinari non è un atto di sfiducia verso il Comitato centrale, poiché a sottoscrivere entrambe le richieste sono poco più di una decina di presidenti su 61. Quindi il Presidente Alessandro Beux gode di una solida maggioranza a suo sostegno.
Quanto piuttosto queste procedure eccezionali mosse dai presidenti sono a mio avviso una reazione ad un Governo e a un Ministero della Salute inadempienti. Inadempiente è il Governo sulla suddetta Direttiva europea, inottemperante è il Ministero rispetto ai decreti sugli elenchi speciali previsti dalla Legge n. 145/2018 e non ancora emanati.
Se vogliamo però, la vera novità è che i presidenti non ci stanno più. E, torto collo, fanno sentire il loro disagio andando oltre la Federazione nazionale. Mai nei cinquanta anni di ex-collegi dei tecnici di radiologia era successo qualcosa di simile. Forse però mai nell’ultimo mezzo secolo la politica ha tanto promesso e poi mancato i suoi doveri di controllo sugli apparati esecutivi.
Mi auguro che i professionisti sanitari del maxi-ordine capiscano gli sforzi che noi presidenti facciamo ogni giorno per garantire questi enti sussidiari dello Stato lasciati quanto mai “soli a sussidiare”.
Antonio Alemanno
Presidente Ordine TSRM PSTRP di Foggia
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