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Martedì 18 GIUGNO 2019
Mater Olbia. Nieddu: “Sì all’accreditamento, ora parte la fase di monitoraggio”
L’accreditamento avrà una durata di 12 mesi con un monitoraggio quadrimestrale. La struttura a pieno regime avrà attivi 250 posti letto (200 in regime di convenzione e 50 a pagamento) e 478 operatori sanitari, inizierà le attività con 65 posti letto e 136 operatori sanitari, per poi incrementarne gradualmente il numero
“La risposta affermativa del mio assessorato alla richiesta di accreditamento, da parte del Mater Olbia, non può che essere letta positivamente. Questo significa che le criticità rilevate in occasione della visita di aprile sono state superate e la struttura oggi soddisfa tutti i requisiti per iniziare a lavorare”.
Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sul parere positivo, espresso ieri 17 giugno, che chiude l’iter di accreditamento dell’ospedale Mater Olbia al Servizio sanitario regionale
La struttura, che a pieno regime avrà attivi 250 posti letto(200 in regime di convenzione e 50 a pagamento) e 478 operatori sanitari, inizierà le attività con 65 posti letto e 136 operatori sanitari, per poi incrementarne gradualmente il numero. Non ancora accreditati, nonostante la richiesta, due posti letto destinati alla radioterapia, non ancora presente nella struttura.
“Come normalmente avviene per le nuove strutture, è un accreditamento provvisorio della durata di 12 mesi. In questo lasso di tempo – spiega l’assessore Nieddu – ci sarà una fase di monitoraggio. Ogni quattro mesi riceveremo relazioni tecniche sull’attivazione dei posti letto e sull’incremento del personale in servizio. Sul nuovo ospedale ci sono grandi aspettative, in primis sui fronti dell’abbattimento delle liste d’attesa e della mobilità passiva. Ci auguriamo che il Mater Olbia possa rappresentare quell’eccellenza in grado di azzerare il numero di pazienti che oggi scelgono di curarsi fuori dall’Isola”.
Nella convenzione siglata con la Regione, 10 milioni di euro destinati alla ricerca. “Ci aspettiamo - precisa l’assessore Nieddu - che arrivino subito le risorse programmate per la ricerca. Nel caso in cui il Mater Olbia non fosse in grado di impiegare queste risorse all’interno della struttura nell’anno corrente, chiederemo comunque che vengano stanziati e messi a disposizione della Regione”.
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