quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Lunedì 10 GIUGNO 2019
Tumore al polmone aggredisce l’arco aortico. Al S. Andrea lo ricostruiscono a cuore battente
Il commissario Caroli commenta: “Per scrivere la storia della chirurgia ci vuole coraggio, curiosità, dedizione e un’organizzazione che creda nelle grandi imprese. Per questo incrementiamo il personale, investiamo in tecnologie all’avanguardia, miglioriamo la performance aziendale, anche in termini economico-finanziari: vogliamo mantenere la nostra promessa di una sanità sostenibile e di eccellenza”.
L’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea scrive una nuova pagina di buona sanità. La firma in calce è di Erino Angelo Rendina. Il Direttore della Chirurgia Toracica del nosocomio capitolino, ordinario presso Sapienza Università di Roma, ha infatti portato a termine con successo un complesso intervento a “cuore battente” di asportazione di tumore polmonare infiltrato nell’arco aortico. Coordinando in sala una équipe multidisciplinare di chirurghi toracici, cardiochirurghi e anestesisti, il professore ha eseguito una perfetta e completa asportazione del tumore polmonare sinistro che invadeva l’arco aortico, sostituendo poi parzialmente il vaso con una protesi sintetica. Il tutto utilizzando una circolazione extracorporea parziale, ossia senza ricorrere all’arresto del cuore.
“Uno straordinario intervento che conferma l’eccellenza della Chirurgia Toracica del Sant’Andrea, prima in Italia per numero di interventi per tumore del polmone secondo i dati pubblicati la settimana scorsa col Programma Nazionale Esiti (Pne) dell’Agenas”, commenta l’azienda in una nota che illustra i dettagli dell’intervento.
Il paziente, un uomo di 60 anni, era affetto da un tumore del polmone sinistro che aveva aggredito anche l’arteria dell’aorta nella porzione dell’arco. A seguito di un’accurata e meticolosa pianificazione messa in atto nei giorni che lo hanno preceduto, l’intervento chirurgico è iniziato alle ore 9.30 del 10 maggio scorso. L’équipe cardiochirurgica ha istituito un bypass sinistro temporaneo (tra atrio di sinistra ed arteria femorale sinistra) senza arrestare cuore e circolo, al fine di ridurre la pressione sanguigna verso il tratto di aorta da interrompere nelle fasi resettiva e ricostruttiva, oltreché per meglio perfondere i reni.
L’équipe di chirurgia toracica ha quindi clampato, a cuore battente, l’aorta a monte e a valle del tratto interessato dal tumore (tra arteria carotide e succlavia sinistra, a livello dell’emergenza extratoracica dell’arteria succlavia e all’inizio del tratto discendete toracico). Il tumore è stato quindi rimosso asportando il lobo polmonare superiore sinistro e la parte di arco aortico invasa dalla neoplasia. È successivamente iniziata la delicata fase di ricostruzione vascolare che ha previsto la sostituzione parziale dell’arco con una protesi di dacron, perfettamente integratasi con il tessuto nativo. Rimosso il bypass, l’intervento si è concluso alle ore 13.45.
Il paziente ha trascorso le prime 24 ore del periodo post-operatorio presso la terapia intensiva cardio-toraco-vascolare, al termine delle quali è stato trasferito presso il reparto di chirurgia toracica. Il decorso è stato perfettamente regolare. Trascorsa meno di una settimana, il paziente è stato dimesso e, in ottime condizioni generali, è tornato a casa.
“Per scrivere la storia della chirurgia ci vuole coraggio, curiosità, dedizione e un’organizzazione che creda nelle grandi imprese. Per questo incrementiamo il personale, investiamo in tecnologie all’avanguardia, miglioriamo la performance aziendale, anche in termini economico-finanziari: vogliamo mantenere la nostra promessa di una sanità sostenibile e di eccellenza – commenta il Commissario straordinario, Giuseppe Caroli –. Il successo del Sant’Andrea si alimenta della passione di professionisti come il prof. Rendina, capaci ogni giorno di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, e della lungimiranza di un’organizzazione che continua ad investire nel futuro.”
Il Direttore della Chirurgia Toracica, insieme alla sua équipe, aveva già fatto parlare di sé a gennaio scorso con un intervento di ricostruzione con pericardio bovino di una porzione di cuore infiltrata da tumore polmonare. Augusto Stefanacci, riferisce l'Azienda, è oggi, a distanza di 6 mesi, in ottime condizioni e ha iniziato il percorso oncologico post-operatorio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA