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Martedì 04 GIUGNO 2019
Roma. Al Gemelli nuova frontiera di cura per la persona del Centro di Radioterapia Oncologica
Il “Gemelli ART” (acronimo di Advanced Radiation Therapy) è una struttura altamente specializzata, nata per offrire a degenti e a pazienti ambulatoriali trattamenti all'avanguardia in radioterapia oncologica in un contesto accogliente e confortevole, che unisce alta tecnologia, arte e attenzione alla relazione con i pazienti. Lanciata una nuova raccolta fondi per ristrutturare – con lo stesso criterio - nuovi locali della Radioterapia Oncologica del Policlinico.
Gestione multidisciplinare delle patologie tumorali, le più sofisticate e innovative tecnologie oggi disponibili per la cura dei tumori, apparecchiature di ultima generazione per consentire un’elevatissima precisione e riduzione della tossicità. Una macchina disponibile al momento in meno di 10 centri al mondo e che rappresenta la punta avanzata della ricerca tecnologica nel mondo della radioterapia. Ma anche un occhio di riguardo all'umanizzazione, con sale della terapia dipeinte, una dedicata specificamente ai bambini con malattie neoplastiche. Sono alcune delle caratteristiche del nuovo progetto di Radioterapia oncologica del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs di Roma.
Il racconto di questo progetto, giunto in parte al suo coronamento (ma è stata lanciata una nuova raccolta fondi per la ristrutturazione di nuove aree con lo stesso criterio) è stato ieri al centro di “Art 4 ART. Arte e Digital Medicine: La nuova frontiera di cura per la persona”, l’evento nel corso del quale è stata illustrata l’essenza di Gemelli ART, il Centro di Radioterapia Oncologica del Gemelli, che unisce alta tecnologia, arte e attenzione alla relazione con i pazienti.
Il Polo Radioterapico “Gemelli ART”, diretto dal professor Vincenzo Valentini, Direttore del Dipartimento Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica ed Ematologia del Policlinico Gemelli e Ordinario di Radiologia all’Università Cattolica, rappresenta uno dei punti più alti dell’eccellenza della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS per quanto riguarda la cura dei pazienti oncologici. Ora l'obiettivo è raccogliere un milione di euro per ristrutturare – con lo stesso criterio di Art 4 ART - i reparti di degenza e Day hospital della Radioterapia Oncologica del Policlinico A. Gemelli IRCCS.
“Il rinnovo della tecnologia ci ha consentito di mettere a disposizione apparecchiature per la cura dei tumori di ultima generazione, tutte basate su tecnologia guidata dall’imaging TC, per consentire un’elevatissima precisione e riduzione della tossicità”, afferma in una nota il professor Valentini. Una delle 5 apparecchiature utilizza l’imaging di Risonanza Magnetica, che grazie alla capacità di acquisire 8 immagini al secondo consente di curare lesioni in movimento come quelle del polmone, dell’addome superiore e della pelvi. “Questa macchina - spiega Valentini - è disponibile al momento attuale in meno di 10 centri al mondo e rappresenta la punta avanzata della ricerca tecnologica nel mondo della radioterapia”.
Le 5 macchine sono utilizzate per 14 ore al giorno e solo nello scorso anno, secondo i dati presentati dalla Fondazione, sono state utilizzate per più di 3 mila pazienti oncologici.
Oltre ai 5 acceleratori lineari è stato realizzato un Centro di Radioterapia Interventistica nel quale attraverso il posizionamento di sonde guida si riesce a far arrivare le sorgenti radioattive nel contesto del tumore e a depositare elevatissime dosi che sono in grado di curare, in poche sedute, neoplasie altrimenti difficilmente accessibili, senza determinare significativi effetti collaterali.
Accanto al rinnovo delle tecnologie e al volume dell’offerta dei trattamenti, si è avuto cura anche di rendere gli ambienti il più possibile accoglienti. Per tale motivo sono state decorate le sale della terapia riproducendo dei luoghi di Roma familiari ai pazienti. Gli acceleratori sono collocati all’interno dell’arena del Colosseo, nel giardino degli aranci dell’Aventino, nel parco di villa Adriana”.
“Ai bambini abbiamo dedicato una sala di terapia trasformandola in un grande acquario nel quale l’acceleratore è stato trasformato in un sottomarino – continua nella nota il professor Valentini -. I bambini sono invitati a diventare i capitani di questo sottomarino, sconfiggendo così la paura di restare soli”. Gemelli ART dispone anche di una sala di attesa, un'area 'magica' dove i piccoli pazienti oncologici, in attesa di essere sottoposti a trattamento radioterapico, possono giocare in un mondo fiabesco grazie ai dipinti realizzati lungo i corridoi dal pittore Silvio Irilli e vincere la paura delle terapia.
Invita ad affrontare il dolore con animo tranquillo e fiducioso anche il prezioso mosaico di Padre Marko Rupnik, raffigurante “La tenerezza di Dio”, collocato nel corridoio di accesso agli ambulatori. Una madre con gli occhi tristi indica un bambino che con la sua mano sinistra asciuga le lacrime della mamma, e con l’altra invita a unirsi a lui che come tutti i bambini rappresenta la speranza perché guarda oltre la tristezza di quel momento e cerca la protezione del Padre dove germoglierà rinnovato.
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