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Oggi è una data storica: l'Oms ha adottato la nostra risoluzione sulla #trasparenza del prezzo dei farmaci. I 194 paesi si impegnano a promuovere la condivisione di informazioni e assicurare ai pazienti farmaci a prezzo equo #TransparencyResolution #LandmarkResolution #WHA72 pic.twitter.com/j6kXaFeX0a — Giulia Grillo (@GiuliaGrilloM5S) May 28, 2019
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Martedì 28 MAGGIO 2019
Prezzi farmaci e brevetti. Oms approva la risoluzione italiana: Stati membri si dovranno scambiare informazioni sul costo effettivo delle terapie. Grillo: “Oggi è una data storica”
Il documento dopo un tira e molla soprattutto con la Germania (che insieme a Uk e Ungheria si è dissociata) ha ricevuto il via libera anche se un po’ depotenziato rispetto alle prime bozze. “La risoluzione esorta gli Stati membri a migliorare la condivisione pubblica di informazioni sui prezzi effettivi pagati dai governi e da altri acquirenti per prodotti sanitari e una maggiore trasparenza sui brevetti farmaceutici, i risultati delle sperimentazioni cliniche e altri determinanti del pricing lungo la catena del valore da laboratorio a paziente”. IL TESTO
L'Assemblea mondiale della sanità ha adottato oggi la risoluzione proposta dall’Italia insieme ad Andorra, Brasile, Egitto, Eswatini, Grecia, India, Kenya, Lussemburgo, Malesia, Malta, Portogallo, Federazione Russa, Serbia, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Sri Lanka, Uganda e cosponsorizzata anche da Uruguay, Indonesia, Botswana e Algeria sul miglioramento della trasparenza dei prezzi di medicinali, vaccini e altri prodotti sanitari nel tentativo di ampliarne l'accesso. Dopo un lungo braccio di ferro, soprattutto con Germania, Uk e Ungheria (che si sono formalmente dissociate), con gli Usa e il Giappone a far da spettatori critici è arrivato dunque il via libera alla risoluzione proposta dall’Italia. Rispetto alla versione originale risalta all’occhio la scomparsa dell’obbligo per gli stati di redigere report annuali su prezzi, costi e unità vendute.
Insomma, la risoluzione appare un po’ depotenziata rispetto alla prima versione ma in ogni caso ha il merito di tracciare una prima rotta agli Stati membri per arrivare ad una maggiore trasparenza.
“La risoluzione – scrive l’Oms in una nota - esorta gli Stati membri a migliorare la condivisione pubblica dell informazioni sui prezzi effettivi pagati dai governi e da altri acquirenti per i prodotti sanitari e una maggiore trasparenza sui brevetti farmaceutici, i risultati delle sperimentazioni cliniche e altri determinanti del pricing lungo la catena del valore da laboratorio a paziente”.
Nella risoluzione si chiede poi al segretariato dell'OMS di sostenere gli sforzi verso la trasparenza e monitorare l'impatto della trasparenza sull'accessibilità e la disponibilità di prodotti sanitari, compreso l'effetto di prezzi differenziati.
“L'obiettivo – scrive l’Oms - è aiutare gli Stati membri a prendere decisioni più consapevoli nell'acquisto di prodotti sanitari, negoziare prezzi più accessibili e infine ampliare l'accesso ai prodotti sanitari per le popolazioni. Garantire l'accesso ai farmaci è la chiave per far avanzare la copertura sanitaria universale. Gli Stati membri hanno inoltre espresso ampio sostegno alla tabella di marcia per l'accesso all'OMS per medicinali, vaccini e altri prodotti sanitari, che determinerà il lavoro dell'OMS su questo tema per i prossimi cinque anni”.
Nella risoluzione si invitano gli Stati membri conformemente ai loro quadri giuridici nazionali e regionali (questo potrebbe essere un limite ndr) a:
- Adottare misure appropriate per condividere pubblicamente le informazioni sui prezzi dei prodotti sanitari;
- Adottare le misure necessarie, a seconda dei casi, per supportare la diffusione e il miglioramento disponibilità e accesso ai dati dei risultati aggregati e, se già disponibili al pubblico o volontariamente, i costi delle sperimentazioni cliniche su soggetti umani indipendentemente dai risultati o se i risultati supporteranno un'applicazione per l'approvazione del marketing, assicurando al tempo stesso la riservatezza al paziente;
- Collaborare in modo collaborativo per migliorare la segnalazione delle informazioni da parte dei fornitori registrati prodotti per la salute, come rapporti sui ricavi di vendita, prezzi, unità vendute, costi di marketing e sussidi e incentivi;
- Facilitare il miglioramento della segnalazione pubblica delle informazioni sullo stato dei brevetti e l'approvazione del marketing stato dei prodotti sanitari;
- Migliorare le capacità nazionali, anche attraverso la cooperazione internazionale, aperte e ricerca collaborativa per lo sviluppo e la produzione di prodotti sanitari, in particolare in paesi in via di sviluppo e paesi a basso e medio reddito (LMIC), anche per le malattie che riguardano principalmente loro, così come per la selezione dei prodotti e l'acquisto economicamente vantaggioso, la qualità assicurazione e gestione della supply chain;
Inoltre affidato al Dg anche il compito di creare un forum biennale sulla trasparenza dei mercati di medicinali, vaccini e diagnostica, per valutare i progressi verso la trasparenza.
“Oggi è una data storica: il mondo intero ha creduto alla nostra proposta di risoluzione che rappresenta una sfida per una maggiore equità nell’acceso alle cure e ora gli Stati si impegnano ad adottare i principi che abbiamo portato avanti perché non vi siano più barriere al diritto alla salute. Fino ad oggi mettere in discussione i criteri dei prezzi dei medicinali è stato un tabù, ma adesso qualcosa è cambiato. La decisione dell’Oms apre una nuova rotta nei negoziati sui prezzi dei farmaci, ponendo un principio di trasparenza da cui non si torna indietro. Negoziare sulla base di informazioni più complete porterà a migliorare il dialogo con l’industria, ad avere un mercato più competitivo e innovativo e quindi a comprare più salute a parità di risorse” dichiara il ministro della Salute, Giulia Grillo.
“Quando abbiamo iniziato lavorare al testo della risoluzione, pochissimi hanno creduto che saremmo arrivati fino in fondo. E molti ci hanno chiamato visionari, sognatori. Oggi però dico forte e chiaro che senza un sogno, senza una visione, nessun cambiamento è possibile. Mi piace festeggiare con le parole dell’economista Ezio Tarantelli, ucciso dalle Brigate Rosse: “L’utopia dei deboli è la paura dei forti”. Il nostro impegno per la trasparenza è concreto e il successo della nostra risoluzione lo dimostra. Non era facile, non era scontato. Da oggi possiamo iniziare a parlare tutti un nuovo linguaggio. Finalmente nuovi standard per la trasparenza aiuteranno ogni Paese nella contrattazione dei prezzi dei farmaci: da quelli “di base” alle terapie più innovative che solo in pochi oggi possono permettersi. Lo scenario deve cambiare, il mondo chiede la rivoluzione della trasparenza perché tutti, anche i più poveri, possano avere diritto a curarsi e a dare un futuro diverso ai propri figli. Devo dire grazie al direttore generale di Aifa, Luca Li Bassi, che ha lavorato senza sosta in queste settimane per coinvolgere il maggior numero di Paesi e per promuovere una nuova cultura della trasparenza nelle politiche internazionale del farmaco. L’Italia si pone alla guida del cambiamento, non si torna indietro”, conclude il ministro Grillo.
L.F.
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