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Giovedì 23 MAGGIO 2019
PD e M5S contro la chiusura dei consultori di Mantova e provincia: “Intervenga Gallera”

No alla chiusura di otto consultori a Mantova e provincia. È questa la richiesta alla Regione Lombardia di PD e M5S che, questa mattina, hanno depositato una mozione urgente a firma dei consiglieri Antonella Forattini e Andrea Fiasconaro: “Non possiamo permetterci l’interruzione dalla sera alla mattina di un servizio di sostegno alla donna, alla famiglia e alla coppie”

"No alla chiusura di otto consultori a Mantova e provincia. È questa la richiesta alla Regione Lombardia di PD e M5S che, questa mattina, hanno depositato una mozione urgente a firma dei consiglieri Antonella Forattini e Andrea Fiasconaro. La procedura d’urgenza per la discussione dell’atto sarà richiesta dai due gruppi politici nel prossimo Consiglio regionale utile, il 28 maggio prossimo". È quanto si legge in una nota del Consiglio regionale lombardo.
 
"La mozione - prosegue la nota - chiede alla Lombardia di scongiurare la chiusura dei consultori dall’1 giugno affinché venga garantita la continuità delle attività prestate a migliaia di cittadine e cittadini".
 
Forattini e Fiasconaro dichiarano: “La chiusura dei consultori deve essere assolutamente evitata. Attendiamo un intervento diretto dell’Assessore Gallera a partire dalla convocazione di un tavolo di Coordinamento dei sindaci del mantovano. L’urgenza della nostra mozione è ampiamente motivata, i primi consultori chiuderanno già l’1 giugno”.
 
“Non possiamo permetterci l’interruzione dalla sera alla mattina di un servizio di sostegno alla donna, alla famiglia e alla coppie. In questo campo -aggiungono - ogni decisione calata dall’alto e senza logica è inaccettabile e pericolosa. Le comunità locali vanno sempre coinvolte e la Lombardia ha il dovere di garantire la continuità dei servizi. Non vogliamo sentir parlare di chiusure, al massimo di razionalizzazione nell’ottica del rafforzamento dei servizi".
 
"Ogni decisione in questo campo va presa con i tempi giusti e deve essere assunta in modo razionale - proseguono i consiglieri -, dati alla mano sulla frequenza dei consultori. Non è accettabile che otto centri chiudano dalla sera alla mattina senza un dibattito tra istituzioni e cittadini e senza un’informazione adeguata sul territorio".
 
"La Lombardia non può trattare la nostra città come se fosse in un’altra regione e il Consiglio regionale ha il dovere di esprimersi”, concludono i portavoce. 

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