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Lunedì 20 MAGGIO 2019
Medici in stato di agitazione. Rossi (Omceo Milano): “Sindacati e Regione trovino accordo in tempi brevi”
Carenza di personale e livelli retributivi al centro dei problemi denunciati dal personale della sanità lombarda. Per il presidente Omceo i motivi della protesta toccano anche la sfera deontologica, “poiché quanto sta accadendo indebolisce la dignità e decoro professionali dei medici, oltre ad avere possibili ripercussioni negative sulla sanità lombarda e quindi sull'assistenza ai cittadini”.
È un vero e proprio grido d'allarme quello lanciato da Roberto Carlo Rossi, Presidente dell'OMCeO di Milano, che in una nota prospetta uno scenario che ipotizza una “riduzione dell'autonomia del medico di curare liberamente rifuggendo da logiche economiche se non si interverrà in tempi brevi”. L'allerta del Presidente OMCeO si focalizza soprattutto sul punto di vista deontologico: “poiché quanto sta accadendo non è solo indice di un problema di carattere sindacale ma è necessario sottolineare che indebolisce la dignità e decoro professionali dei medici oltre che ha possibili ripercussioni negative sulla sanità lombarda e quindi sull'assistenza ai cittadini”.
Durante il confronto in Prefettura a Milano, l'Intersindacale ha deciso di sospendere il primo sciopero regionale dei medici ospedalieri a condizione di incontrare a stretto giro il Presidente Attilio Fontana e l'Assessore Giulio Gallera.
I problemi denunciati riguardano, tra le altre cose, i livelli contributivi, la carenza di personale e i contratti a termine: “Come da tempo l’Ordine di Milano sta denunciando, è accaduto che, oggi, moltissimi reparti ospedalieri lombardi sono sotto organico e per sopperire a questa mancanza si utilizzano i contratti a termine. La diretta conseguenza di tutto questo è che il professionista, in media, guadagna meno ed è disposto ad accettare anche contratti a termine che però ledono l'autonomia e la dignità del medico”.
Dall’Omceo Milano, dunque, un rinnovato invito ai Sindacati e alla Regione a trovare velocemente un accordo nel rispetto degli interessi delle istituzioni, dei medici e soprattutto del servizio ai cittadini.
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