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Mercoledì 10 APRILE 2019
Arrivano i “medicinali sfusi”. Li Bassi (Aifa) annuncia il via a sperimentazione: “Partiremo da classi terapeutiche, aziende e farmacie selezionate. Grillo: “Un grande passo avanti”
Obiettivo quello di contrastare gli sprechi. Il direttore di Aifa spiega al nostro giornale come funzionerà il progetto al quale Aifa sta già lavorando da alcune settimane: "Si potrebbe partire per esempio da una classe terapeutica e da un gruppo di farmacie e produttori selezionati attraverso cui sperimentare e perfezionare i meccanismi operativi”. Soddisfazione del Ministro: “Potrebbe rivoluzionare la vendita al dettaglio dei farmaci”.
Farmaci monodose. Se ne parla da anni senza mai essere riusciti ad arrivare ad una soluzione. Ora l’Agenzia del farmaco ha però deciso di prendere il toro per le corna e avviare un progetto che, se dovesse andare in porto, rivoluzionerebbe certamente il nostro modo di produrre, prescrivere, dispensare e infine assumere un farmaco. Capita spesso infatti di acquistare confezioni il cui contenuto non corrisponde esattamente alla terapia prescritta, con il risultato che spesso, una volta terminata la terapia, in casa rimangono scatole di farmaci a fare la muffa.
Ad annunciare l’avvio di un progetto per il monodose è stato il Direttore generale dell’Aifa, Luca Li Bassi durante la puntata odierna di Fuori Tg del Tg3. Per capire meglio come potrebbe funzionare il progetto abbiamo contattato il direttore di Aifa che ci ha spiegato in dettaglio gli obiettivi del piano e gli step necessari per realizzarlo.
“Studiare percorsi per il monodose è previsto dal documento della governance farmaceutica e segue anche una proposta fatta dal Ministro Grillo nella scorsa legislatura quando era deputata dell’opposizione. È certamente una sfida importante che raccolgo e spero di essere ricordato per quello che l’ha vinta”, premette Li Bassi che spiega come il progetto sia partito “due-tre settimane fa con un gruppo di lavoro interno all’Agenzia ed entro pochi mesi credo saremo pronti per avviare la fase pilota. Ora stiamo raccogliendo informazioni sulle varie esperienze a livello internazionale (nei paesi anglosassoni il monodose è molto più diffuso ma si sono avviate sperimentazioni anche in Francia) analizzandone problemi e soluzioni e quando saremo pronti ci confronteremo con tutti gli stakeholders: industria, medici, farmacisti e pazienti”.
“È un qualcosa che dobbiamo fare per gradi e ci vorrà probabilmente molto tempo”, sottolinea ancora il Dg che si potrebbe “partire per esempio da una classe terapeutica e da un gruppo di farmacie e produttori selezionati attraverso cui sperimentare e perfezionare i meccanismi operativi”.
E le aziende farmaceutiche? Li Bassi spiega che vi potrebbero essere punti di convergenza: “È un modo anche per efficientare la produzione e risparmiare sui costi. In alcuni paesi per esempio invece di consegnare molti pacchetti i farmaci vengono consegnati in grandi bidoni e in alcune realtà i fogli illustrativi vengono stampati direttamente dal farmacista. Si riducono gli sprechi e si rende più efficiente e sostenibile la produzione”.
Insomma, si tratta di un “cambio culturale che necessariamente dovrà coinvolgere tutti, in primis i pazienti. Sarà fondamentale in questo percorso comunicare questa novità perché è del tutto evidente come cambiare l’approccio non è mai semplice. Ma è ora di iniziare”.
“È una grande battaglia che ho portato avanti già dalla scorsa legislatura”. Ha commentato, come riporta l’Ansa, il ministro della Salute Giulia Grillo. “Feci approvare un emendamento sul farmaco monodose, è uno dei punti che avevamo portato avanti nel documento di governance farmaceutica” ricorda il Ministro che commenta: “È una sperimentazione che potrebbe rivoluzionare la vendita dei farmaci al dettaglio nel nostro Paese, sarebbe veramente un grande passo avanti”.
L.F.
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