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Giovedì 04 APRILE 2019
Celiachia. Dal 1° luglio in Emilia-Romagna basterà la tessera sanitaria per l'acquisto dei prodotti senza glutine a carico del Ssr
La Regione renderà operativo il nuovo percorso di approvvigionamento dei prodotti privi di glutine a carico del Servizio sanitario regionale, sostituendo l’attuale modalità di erogazione dei buoni cartacei con un corrispondente valore mensile (dai 56 ai 124 euro, a seconda del sesso e dell’età) caricato di mese in mese nella tessera sanitaria.
"Pane, pasta, farina, pizza, snack, biscotti, tutti rigorosamente senza glutine. A partire dal 1° luglio 2019, in Emilia-Romagna per i circa 18mila cittadini affetti da celiachia sarà più semplice ’fare la spesa’: da quella data, infatti, la Regione renderà operativo il nuovo percorso di approvvigionamento dei prodotti privi di glutine a carico del Servizio sanitario regionale, sostituendo l’attuale modalità di erogazione dei buoni cartacei con un corrispondente valore mensile (dai 56 ai 124 euro, a seconda del sesso e dell’età) in formato elettronico". A darne notizia, un comunicato della Regione Emilia-Romagna.
"Per rifornirsi di questi alimenti - spiega la nota - basterà andare in qualsiasi farmacia o negozio convenzionato sul territorio regionale portando con sé la tessera sanitaria - Cns (Carta nazionale dei servizi) e lo specifico codice PIN celiachia: si potrà spendere il credito mensile in misura graduale, in base alle proprie esigenze. Una novità, questa, che verrà presto annunciata con una lettera dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute, inviata dalle singole Ausl ai propri assistiti affetti da celiachia".
"Una semplificazione significativa - aggiunge la Regione -, pensata per facilitare il più possibile le modalità di approvvigionamento dei prodotti da parte degli assistiti, che in questo modo non dovranno più recarsi periodicamente all’Azienda sanitaria per ritirare i buoni cartacei per la spesa, ma potranno fare tutto per via informatica; un risparmio di tempo per le persone, ma anche di denaro per la pubblica amministrazione. Un risultato ottenuto grazie al lavoro comune svolto dai servizi regionali, da Lepida Spa e dalle Aziende sanitarie, in stretta collaborazione con l’Aic, Associazione italiana celiachia, che ha sostenuto e seguito passo passo il progetto".
Le nuove modalità di approvvigionamento di prodotti gluten-free della Regione Emilia-Romagna
Con il Fascicolo sanitario elettronico la procedura è più facile
Se il cittadino ha già attivato - o attiverà - il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), la nuova modalità di gestione del credito mensile per l’approvvigionamento dei prodotti senza glutine risulterà molto facilitata: potrà, infatti, visualizzare il credito disponibile aggiornato all’ultima transazione compiuta, vedere in tempo reale lo storico delle spese effettuate, ricevere e visualizzare il codice PIN celiachia senza dover attendere la comunicazione da parte dall’Azienda sanitaria e, all’occorrenza, crearne uno nuovo. L’attivazione del Fascicolo consentirà inoltre di usufruire di ulteriori, e utili, servizi sanitari, come ad esempio prenotare, modificare e disdire un appuntamento per esami e visite specialistiche, pagare i ticket, cambiare il medico di famiglia, consultare il proprio libretto sanitario.
Come funziona il nuovo sistema
Il cittadino potrà visualizzare sul sito internet della propria Azienda sanitaria o della Regione l’elenco di tutti i punti vendita convenzionati. Le farmacie sono già autorizzate a erogare gli alimenti senza glutine a carico del Servizio sanitario regionale, pertanto non risultano inserite in quest’elenco.
Il credito mensile verrà caricato automaticamente nel sistema regionale il primo giorno di ogni mese e l’eventuale importo residuo si annullerà entro il primo giorno del mese successivo. Il cittadino potrà dunque recarsi nelle farmacie o in uno dei punti vendita indicati nell’elenco, con sede in Emilia-Romagna o in altre regioni. A carico del Servizio sanitario regionale, potrà ricevere gli oltre 100 prodotti contenuti nel nuovo Registro nazionale.
Alla cassa il cittadino dovrà presentare la tessera sanitaria e digitare il codice PIN celiachia nell’apposito lettore della tessera sanitaria; il sistema visualizzerà il credito residuo disponibile nel mese e la transazione si concluderà con il rilascio di uno scontrino che conterrà l’informazione sul credito residuo. Tutto il percorso garantirà il rispetto della privacy.
Nel caso in cui il cittadino non avesse ancora attivato il Fascicolo sanitario elettronico, può farlo seguendo le istruzioni qui riportate. A partire dal 1° giugno 2019, potrà individuare il proprio codice PIN celiachia accedendo al “Profilo” del Fascicolo, sezione “Celiachia”.
Se la persona non ha ancora attivato il Fascicolo, il codice le verrà comunicato con un’altra modalità dall’Azienda sanitaria competente. Informazioni, queste, tutte contenute e spiegate nel dettaglio nella lettera che le Aziende sanitarie invieranno agli interessati.
Celiaci e celiachia in Emilia-Romagna
Sono 18mila circa le persone con celiachia - un’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti - assistite dal Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna (dato 2018, con un +7% rispetto al 2017). Per questa malattia, che negli ultimi anni ha registrato un incremento dei casi a livello nazionale e regionale, legato a una maggior attenzione e a diagnosi sempre più attente, il rapporto tra maschi e femmine è di 1:3. La dieta senza glutine è l’unica terapia disponibile, che va seguita con rigore per tutta la vita.
Dal 2017, con la revisione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), la celiachia e la sua variante clinica, la dermatite erpetiforme, sono state trasferite nell’elenco delle malattie croniche invalidanti: non risultano più incluse, pertanto, nella norma che riguarda le malattie rare. La nuova collocazione prevede il regime di esenzione per tutte le prestazioni sanitarie successive alla diagnosi.
In Emilia-Romagna la spesa a carico del Servizio sanitario regionale per l’erogazione degli alimenti senza glutine è passata dai 17,9 milioni di euro del 2014 ai 19,7 del 2018.
Dopo l’emanazione di un decreto ministeriale di fine estate 2018 che ha rivisto i criteri di accesso alla prestazione (limiti di spesa mensili tra i 56 e i 124 euro e Registro nazionale degli alimenti erogabili), la Regione Emilia-Romagna ha deciso di avviare una completa informatizzazione del processo di erogazione degli alimenti senza glutine agli assistiti autorizzati alla spesa.
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