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Martedì 02 APRILE 2019
Farmacisti. Fenagifar incontra Lorefice (M5S): “Ripensare accesso a Università e no a liberalizzazioni per contrastare disoccupazione”
Incontro oggi tra una delegazione dei giovani farmacisti di Fenagifar e la presidente dell’Affari sociali. Sul tavolo il tema delle difficoltà occupazionali dei professionisti e le soluzione per limitarle. Lorefice: “Obiettivo arrivare ad una proposta condivisa che porti al superamento delle problematiche che stanno vivendo con tutta evidenza i farmacisti e i farmacisti titolari di parafarmacie”
Il futuro della professione preoccupa i giovani farmacisti di FENAGIFAR che hanno richiesto e ottenuto, oggi a Roma, un incontro con la presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera, Onorevole Marialucia Lorefice.
“Dati ufficiali diffusi dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani mostrano che ogni anno si laureano in farmacia circa 4.700 giovani colleghi; di questi circa 4.000 si iscrivono all’Ordine professionale, con evidente intento di esercitare la professione – spiega il presidente di FENAGIFAR, Davide Petrosillo - Per contro, il fabbisogno di farmacisti per il biennio 2018/ 2019 è stato quantificato in 448 unità e per il 2019/2020 addirittura a zero unità. Oggi sono 13.000 i farmacisti disoccupati su poco meno di 100.000 iscritti all’ordine, ma, in mancanza di interventi, nell’arco di un ventennio, si stima che i disoccupati raggiungeranno la cifra di 50.000”.
Occorre dunque ripensare l’accesso al corso di laurea in farmacia per adeguarlo al fabbisogno del settore. “Un’ipotesi, illustrata dalla Federazione degli Ordini e da noi condivisa, basata su criteri meritocratici, prevede l’accesso libero al primo anno di corso, seguito da una selezione sulla base dei primi risultati ottenuti e un successivo orientamento verso altri corsi per chi non raggiunge un numero minimo predefinito di crediti - prosegue Petrosillo -. A questo andrebbe affiancata la revisione del corso di laurea, adeguandolo al nuovo ruolo, riconosciuto dal SSN, del farmacista”.
Per FENAGIFAR, invece, non è una risposta a questa emergenza procedere alle ulteriori liberalizzazioni, caldeggiate dai titolari delle parafarmacie: “Pur comprendendo le difficoltà dei colleghi titolari di parafarmacia, le cui speranze create dalle liberalizzazioni di Bersani sono state disattese, la nostra visione va in una direzione totalmente diversa – tiene a sottolineare Petrosillo -. Le liberalizzazioni hanno portato esclusivamente vantaggi alla GDO e continuare in questa direzione può solo favorire chi , come i grandi gruppi commerciali, può fare leva sui volumi di acquisto per competere sul prezzo, a scapito delle stesse parafarmacie nonché delle farmacie. Secondo l’indagine IQVIA 2018, un’indagine di mercato del 2018, parafarmacie e corner della GDO hanno una quota di mercato praticamente ma mentre il 6,8% attribuibile alle parafarmacie è generato da ben 4.322 esercizi, il 6,1% attribuibile alla GDO è generato da soli 365 corner”.
“A fronte di una domanda anelastica – ha evidenziato oggi FENAGIFAR - si rischierebbe di creare una concentrazione di servizio nella GDO, con la riproduzione dell’effetto che, per i beni di consumo, ha portato alla scomparsa dei negozi di prossimità, non certo un aumento dell’occupazione. I giovani farmacisti, davanti all’Onorevole Lorefice, si sono detti coesi nel richiedere il sostegno e la valorizzazione dei nuovi ruoli del farmacista in farmacia (ad esempio pharmaceutical care, presa in carico del paziente cronico, telemedicina) come un fattore di rilancio dell’occupazione, con innegabili vantaggi per il cittadino”.
“Questa mattina – dichiara la presidente della XII Commissione, Marialucia Lorefice - ho ascoltato con molto interesse i giovani farmacisti di Fenagifar che, nel corso dell’incontro, hanno espresso preoccupazioni sul futuro della loro professione a causa della crisi occupazionale che caratterizza il loro settore. Sulle proposte avanzate dai giovani rappresentanti della categoria abbiamo assicurato attenzione da parte del nostro gruppo e da parte del Governo per arrivare ad una proposta condivisa che porti al superamento delle problematiche che stanno vivendo con tutta evidenza i farmacisti e i farmacisti titolari di parafarmacie”
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