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Venerdì 27 GENNAIO 2012
Truffa in farmacia. Giaccone (Fofi Piemonte): "Grazie al collega che ha denunciato il caso"

In una lettera aperta Mario Giaccone, componente del Comitato Centrale della Fofi e delegato regionale Piemonte, ringrazia il farmacista che ha denunciato i comportamenti “deontologicamente e moralmente inqualificabili” messi in atto in una farmacia di Novi Ligure.

Ecco il testo della lettera aperta che Mario Giaccone, componente del Comitato Centrale della Fofi e delegato regionale per il Piemonte ha indirizzato al farmacista che ha denunciato alle Iene i comportamenti “deontologicamente e moralmente inqualificabili” messi in atto in una farmacia di Novi Ligure.
 
Caro collega,

ti scrivo per ringraziarti del gesto di coraggio che ha permesso di smascherare i comportamenti deontologicamente e moralmente inqualificabili della collega di Novi Ligure. In un paese in cui troppo spesso si “guarda da un’altra parte” è una piccola consolazione che sia stato un farmacista a non distogliere lo sguardo da ciò che andava denunciato.
Ti scrivo per fare in modo che insieme possiamo recuperare la fiducia nella professione per svolgere la quale entrambi abbiamo studiato, abbiamo fatto sacrifici e rinunce e che, in questo momento, è al centro di discussioni accese e non sempre prive di malizia.
Sono mortificato per quanto accaduto a te individualmente, ma che ha colpito tutti noi tuoi colleghi: siamo tutti ugualmente offesi da questi fatti perché se da un lato posso garantire che si tratta di comportamenti isolati, dall’altro non posso che constatare che  gettano un’ombra su tutta la categoria.
Nel chiederti scusa a nome di tutti noi, in particolare i più anziani, che più doveri hanno verso chi si affaccia alla nostra professione, ti rinnovo la stima e propongo un incontro, nel quale potremo vedere insieme la realtà delle molte farmacie sane dove il lavoro e il cittadino sono rispettati e nel quale tu possa constatare direttamente come il farmacista agisce correttamente con senso di sacrificio, al servizio degli altri, aspirando soltanto a un equo riconoscimento per aver svolto il proprio dovere.
Penso che sulla fiducia che si instaura tra cittadino e istituzione, tra persone e persona, tra collega giovane e collega di esperienza si pongano i presupposti di ogni rapporto fruttuoso e solido e che questa fiducia sia alla base della coesione sociale di cui oggi abbiamo disperatamente bisogno.
Penso che sia oltremodo grave mortificare la fiducia nella professione ancor più quando sia quella di un giovane: ti garantisco che saranno presi i provvedimenti necessari per dimostrare che non è quella la farmacia piemontese, non è quella la farmacia e non sono quelli i farmacisti italiani.
Colgo l’invito col quale termina il servizio dal quale la vicenda ha preso l’avvio: non posso garantirti un nuovo posto di lavoro ma tutto l’impegno perché il tuo coraggio e l’attaccamento alla professione siano giustamente riconosciuti.

Un caro saluto

Mario Giaccone
Delegato regionale per il Piemonte
Membro del Comitato Centrale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti italiani


 

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