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Lunedì 04 MARZO 2019
La Cisl Medici Trentino conferma la linea dura
La Cisl medici non darà il suo ok all’intesa sull’ampliamento del servizio di guardia medica fino a quando non si sarà conclusa la protesta in atto da dicembre 2018, legata alla Aft di viale Verona a Trento, alle progettazioni aziendali e alle vaccinazioni antiinfluenzali “a tutt'oggi non pagati ai mmg”. A meno che non si raggiunga prima un accordo con la Provincia, l'agitazione si protrarrà fino a tutto aprile 2019. “Segnana e Fugatti ed i Sindaci si dovranno adeguare”.
“Presso l'Assessorato alla salute di Trento si è svolta l'ennesima riunione ‘farsa’ in riferimento alla volontà espressa dall'Assessora Segnana di vedere valutata positivamente l'ampliamento delle sedi di guardia medica già richiesto sette giorni fa”. Ad affermarlo Nicola Paoli, segretario generale Cisl medici del Trentino, che in una nota replica fa il punto sull’esito della riunione convocata la settimana scorsa per discutere dell’ampliamento delle guardie mediche.
“Cisl medici, sindacato di maggioranza della medicina generale ha posto nuovamente il suo veto su tale ampliamento, confermando che non intende concordare alcunchè su questo argomento fino a quando non si esaurisce l'agitazione sindacale della categoria, in atto da dicembre 2018 a tutto aprile 2019 oppure prima se la parte pubblica discute e risolve le tre criticità che sono alla base dello sciopero effettuato dai medici di medicina generale il 31 gennaio ed il 1 febbraio: superamento della struttura di Viale Verona; progettazioni aziendali e vaccinazioni antiinfluenzali a tutt'oggi non pagati ai 356 medici di medicina generale.Che stanno di nuovo perdendo la pazienza”, afferma Paoli.
Per il sindacalista “Segnana e Fugatti ed i Sindaci si dovranno adeguare. La legge è chiara: senza accordo provinciale i medici di continuità assistenziale rimarranno i 108 deliberati dalla Giunta Rossi.Colpa della incapacità di concertazione dimostrata in questi primi tre mesi dalla Giunta Fugatti”.
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