quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 01 MARZO 2019
L’Onaosi inaugura l’anno accademico con la lectio magistralis di Rosy Bindi sul Ssn
Lunedì 4 marzo a Perugia, la Fondazione Onaosi ospita l'intervento dell'ex ministro della Sanità dedicata a fare il punto sui pericoli che corre la sopravvivenza del Ssn, a 40 anni dalla sua istituzione. L'incontro avverrà in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico ONAOSI 2018-2019 e servirà a presentare i numeri e i risultati raggiunti dalla Fondazione in 145 anni di attività.
Una lectio magistralis per fare il punto sui risultati raggiunti ed evidenziare i punti di forza e di debolezza del Servizio Sanitario Nazionale che ha appena compiuto 40 anni. A proporla sarà l'ex ministro della Sanità, Rosy Bindi, in un incontro che si terrà il 4 marzo prossimo presso il Teatro del Collegio Unico Onaosi di Perugia. Un appuntamento utile per riflettere su un'istituzione cruciale nella vita dei cittadini perché, nonostante i difetti che sicuramente possiede, il sistema sanitario pubblico italiano rappresenta un'eccellenza riconosciuta in modo sostanzialmente unanime da tutti gli esperti di sanità europei: è in grado infatti di erogare prestazioni di alto livello a costi decisamente contenuti.
Ma il tema dell'incontro non è casuale: “Esso infatti – spiega la Fondazione in una nota - avviene in occasione dell'inaugurazione ufficiale dell'Anno di Studi Onaosi 2018-2019”. E “non è un anno come gli altri per l'ONAOSI il 2019. Sono infatti passati 145 anni da quando un medico di Forlì, nel 1874 lanciò l'idea di costituire un ente senza scopo di lucro che sostenesse, educasse, istruisse e formasse i figli orfani di medici, odontoiatri, veterinari e farmacisti e che consentisse loro di conseguire un titolo di studio e di accedere al mondo professionale e del lavoro.”
L'incontro del 4 marzo sarà quindi anche l'occasione di presentare i numeri del sistema Onaosi, le attività e i risultati raggiunti finora oltre ai progetti per il futuro.
“La nostra realtà – spiega il presidente Serafino Zucchelli – è uno dei primi esempi di mutuo soccorso in Italia, che ha sempre potuto contare esclusivamente su risorse e finanziamenti raccolti tra i lavoratori delle categorie sanitarie. Nessun ricorso ad alcun finanziamento pubblico, né diretto né indiretto. Al momento sono oltre 145mila i contribuenti che assicurano i fondi necessari per le attività di ONAOSI, tramite trattenute sullo stipendio e versamenti volontari. E la Fondazione trasforma quelle risorse in servizi erogati, l'anno scorso, a 3518 assistiti in tutta Italia. Nella sola Umbria abbiamo un centro formativo con oltre 70 studenti universitari, un collegio con 17 convittori minori e oltre 170 ospiti impegnati in corsi accademici”.
Il collegio del capoluogo umbro, con i suoi 5 ettari di parco, è ormai un punto di riferimento noto per la cittadinanza locale. Ed è il fiore all'occhiello di una rete di 11 strutture formative distribuite in 8 città italiane. Bologna, Messina, Napoli, Milano, Padova, Pavia, Perugia e Torino.
“Il nostro – prosegue Zucchelli – non è uno sforzo solo assistenziale ma è un servizio in favore della comunità con un fine preciso: costruire cittadini preparati e responsabili. Pensiamo infatti che la cultura sia l'unica chiave di volta in grado di garantire il futuro del nostro Paese. Mai come oggi questo appare necessario e urgente”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA