quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Lunedì 25 FEBBRAIO 2019
Norcia. Barberini: “6,5 milioni per la riqualificazione dell'ospedale”
In un incontro pubblico con i cittadini di Norcia, l’assessore alla Salute Luca Barberini ha illustrato l’evoluzione dei servizi sanitari della città dopo il terremoto del 2016: “L’ospedale di Norcia verrà riqualificato e reso più sicuro e funzionale di prima e i servizi territoriali saranno potenziati”.
“L’ospedale di Norcia verrà riqualificato e reso più sicuro e funzionale di prima, con un investimento di circa 6,5 milioni di euro e un miglioramento di tutte le attività. Entro la fine dell’estate avremo il progetto e poi partirà tutto l’iter per la ricostruzione. Nel frattempo abbiamo previsto e già attivato un potenziamento dei servizi sanitari territoriali per dare risposte efficaci e di qualità ai bisogni di salute dei cittadini, senza lasciare indietro nessuno”. Lo ha detto Luca Barberini, assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della Regione Umbria, in un incontro pubblico con i cittadini di Norcia, per illustrare l’evoluzione dei servizi sanitari della città dopo il terremoto del 2016. Presenti anche il direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, e tecnici dell’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Umbria.
“Una volta ricostruito - ha spiegato Barberini - il presidio ospedaliero di Norcia avrà a disposizione 30 posti letto fra area medica, chirurgica e lungodegenza per la gestione della media e bassa complessità. L’area chirurgica sarà dedicata a piccoli interventi, visite ambulatoriali e funzionali alla pre-ospedalizzazione. Quella medica prevedrà attività di ricovero per patologie di tipo medico-internistico e geriatrico, osservazione breve, prestazioni ambulatoriali e specialistiche. Ci sarà anche un’area dell’emergenza urgenza con attività di 118 e primo soccorso H24 con triage, trasporto sanitario integrato e guardia medica. Verrà, inoltre, realizzata una piazzola per l’elisoccorso, attrezzata per volo diurno e notturno per dare una risposta di pronto intervento in situazioni emergenziali. È prevista anche l’area dei servizi diagnostici, con la diagnostica per immagini con Rx tradizionale, ecografia e Tac, la diagnostica di laboratorio e l’unità di raccolta sangue”.
“Sanità - ha proseguito l’assessore - non significa soltanto ospedale, ma anche servizi sanitari territoriali che funzionano, con una presa in carico dei bisogni assistenziali prioritariamente attraverso risposte ambulatoriali e domiciliari, con servizi di prossimità più capillari e un potenziamento delle attività. Proprio per questo in Valnerina è già stata attivata una Aft (Aggregazione funzionale territoriale), con doppia sede a Norcia e a Cascia, un caso eccezionale poiché l’attivazione di questi ambulatori speciali, in grado di garantire un’assistenza H24 sul territorio, è prevista ogni 25-30mila abitanti”.
“In questo contesto - ha aggiunto - verranno mantenuti i servizi del Distretto, come ad esempio Csm, Serd, consultori. Sono inoltre previsti una residenza protetta, un centro diurno per anziani, un centro socio-riabilitativo semiresidenziale per persone con disabilità e una struttura simile dedicata ai minori. Verranno mantenuti e qualificati i servizi e le attività di prevenzione, valorizzato il ruolo delle farmacie rurali, estesi i servizi di telemedicina e attivati una serie di progetti per lo screening e la prevenzione di alcune patologie e l’inclusione delle persone con disabilità”.
“Nell’immediato - ha evidenziato Barberini -, i primi di marzo apriranno le agende per le prenotazioni di prestazioni chirurgiche, verranno potenziati il servizio di assistenza psicologica con il Centro salute mentale ed è in arrivo un mammografo mobile, di ultima generazione, a servizio di tutta la Valnerina per assicurare alle donne prevenzione adeguata contro il cancro al seno, senza far spostare nessuna. Tutto ciò mentre sono stati già rafforzati i servizi sanitari territoriali con l’allestimento, in unità mobili, di un gabinetto odontoiatrico e di una postazione per la sanità d’iniziativa e le patologie croniche. Tutto questo serve a dare risposte ai bisogni di una comunità che per ripartiree necessita di servizi e tra questi c’è innanzitutto l’assistenza sociosanitaria”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA