quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Venerdì 15 FEBBRAIO 2019
Grillo faccia chiarezza sulla nomina dei Dg calabresi
Gentile Direttore,
apprezziamo con sincera gratitudine l’interesse che la Ministra della Salute, On.le Giulia Grillo, rivolge alla disastrata Sanità calabrese, peraltro, e lodevolmente, in tempi non sospetti, essendo le elezioni regionali previste per fine anno. Tuttavia, nella nota pubblicata oggi, rileviamo dei punti sui quali vorremo esprimere la ns. opinione, da operatori e stakeholders del Sistema.
Nel comunicato si fa cenno al fatto che “finalmente si aprono le porte al merito ed alla trasparenza” per la nomina di 8 terne (D.G,D.S.,D.A) in altrettante Aziende Sanitarie/Ospedaliere. In realtà, per la nomina a D.G., il bando, pubblicato il 8 novembre 2018 e chiuso il 23, è stato solo riaperto, anche al fine di ovviare ad una lacuna nell’esplicitazione dei criteri di valutazione curriculare dei titoli. Ma, a necessitare di chiarimenti, è il punto della nota ove si auspica, a ragione, una platea di partecipanti all’avviso il più numerosa e qualificata possibile, a cominciare dai “…cittadini calabresi che sono andati fuori regione e che possono pensare di tornare per portare un valore aggiunto….”.
La Ministra sa benissimo che la partecipazione è riservata ai “cittadini” manager inclusi nell’Elenco Nazionale degli idonei a D.G, pubblicato dal suo Dicastero il 12/02/18.Premesso che tra le 45 ancor valide (tra cui quella, presumibilmente ritirata, del Sub Commissario, dr. Thomas Schael) domande pervenute alla prima edizione del bando, ve ne sono già diverse di Manager di origine calabrese operanti fuori Regione: saranno poi così meglio motivati e qualificati rispetto agli altri?
Ricordo che anche il destituito commissario Scura vantava origini calabresi, in forza delle quali aveva accettato la scommessa, malamente persa, a giudizio della Ministra, e non solo, di far invertire rotta alla Sanità regionale. Se poi la Ministra si riferiva ai tanti illustri Professionisti “emigrati”, che con la loro attività scientifica danno lustro alla Calabria, a cominciare, a titolo esemplificativo, dai 2 corregionali nominati di recente tra i 30 componenti non di diritto del C.S.S., i proff. Curigliano e Scambia, bisogna vedere se sono inseriti o meno nell’Elenco Nazionale, requisito specifico di ammissione.
I due citati no, e tutti gli altri che dichiarano (spesso lamentano) di voler dare una mano alla Calabria, senza aver occasione di poterlo fare, ove non sono ricompresi nel citato Albo, non potranno, essere nominati, pur avendone, immagino, le competenze. Almeno con le attuali regole d’ingaggio, ed al netto della demagogia!
E quando l’on Grillo, comprensibilmente, auspica che i due commissari nominati dal Governo vigileranno affinché i dirigenti siano scelti per le loro competenze e non perché designati da qualcuno che poi potrà usarli come burattini…”vuol forse dire che, espletate le procedure di formazione della terna/cinquina di idonei, il prescelto dal Presidente della regione (potenziale burattinaio?),per come statuito dal D.Leg.vo 04/8/16 n.ro 171, debba superare anche un ulteriore vaglio dei commissari? ed in ordine a quale requisito: curriculare, etico, altro? Si adombra, solo per la Calabria, una lex specialis per il reclutamento dei manager?
La Ministra dovrebbe parlar chiaro. Se ritiene, come penso (e condivido!), che gli attuali metodi di reclutamento vadano rivisitati, negli aspetti che danno ancora troppo potere discrezionale ai Governatori, come pretesero le Regioni nel 2016 nell’imporre alla pro-tempore Ministra l’attuale versione del decreto leg.vo 171, faccia quanto in suo potere per dare corsia preferenziale al ddl 638,incardinato al Senato (oltretutto promosso da Parlamentari M5S) ed accelerarne la conversione in legge, con inclusi nuovi criteri di formazione delle Commissioni di Esperti selezionatori degli aspiranti Manager, possibilmente sottratti ai soliti “circuiti” accademici e di Agenzia, ma individuati da Organismi indipendenti Internazionali.
Altrimenti i Suoi pur condivisibili appelli resteranno auspici, destinati ad arricchire quel libro dei sogni di cui i Calabresi non hanno più bisogno.
Filippo Maria Larussa
Segretario Regionale Anaao Assomed Calabria
© RIPRODUZIONE RISERVATA