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Mercoledì 13 FEBBRAIO 2019
Riparto Fondo sanitario 2019. All'Emilia-Romagna 90 milioni in più rispetto al 2018
Otto miliardi e 259 milioni le risorse complessive assegnate all’Emilia-Romagna dal riparto del Fondo sanitario nazionale 2019. Bonaccini e Venturi: "Un incremento che premia la nostra sanità. Siamo riferimento per qualità, efficacia e sostenibilità finanziaria dei servizi".
"Oltre 90 milioni di euro in più rispetto al 2018, con una dotazione complessiva di 8 miliardi e 259 milioni. Sono le risorse assegnate all’Emilia-Romagna dal riparto del Fondo sanitario nazionale 2019: l’accordo è stato raggiunto oggi a Roma,in Conferenza delle Regioni. Ma c’è un’altra novità positiva: l’Emilia-Romagna, insieme a Piemonte e Veneto, è tra le tre Regioni benchmark scelte dalla Conferenza per il 2019". È quanto si legge in una nota della Regione Emilia-Romagna.
“Ci sono state riconosciute più risorse rispetto allo scorso anno, e lo consideriamo un attestato importante per la nostra sanità - sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che è anche presidente della Conferenza delle Regioni, e l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi -. Sul riparto le Regioni hanno trovato un’intesa in tempi brevi, a inizio anno: questo ci consentirà di poter svolgere la programmazione in modo corretto e puntuale”.
"L’accordo sulla ripartizione delle risorse - spiega la nota -, che complessivamente superano i 111 miliardi di euro, sarà ora comunicato ai ministri della Salute e dell’Economia; successivamente, approderà in Conferenza Stato-Regioni per l’approvazione definitiva".
“La scelta dell’Emilia-Romagna come Regione benchmark - commentano Bonaccini e Venturi - è motivo di ulteriore soddisfazione. Significa che abbiamo risposto positivamente a tutti gli indicatori definiti dal ministero della Salute, e che ci considerano un riferimento per le altre Regioni in tema di qualità, efficacia e sostenibilità economico-finanziaria dei servizi. Si tratta di un riconoscimento importante anche al lavoro, fondamentale e prezioso, svolto quotidianamente da tutti coloro che fanno parte del nostro Servizio sanitario pubblico. Anche grazie al loro operato, oggi raccogliamo questi risultati”.
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