quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 24 GENNAIO 2019
Nasce Orienta Salute, il portale per promuovere salute e assistenza di qualità
Per Riccardi Orienta Salute “rappresenta la faccia buona del web”. Si tratta di una piattaforma interattiva che parla ai cittadini ed è aperta ai contributi degli attori del sistema. Due le sezioni principali : Officina Welfare, luogo virtuale dove vengono illustrati e valorizzati i progetti già in corso a sostegno delle persone anziane fragili e della natalità, e Sfide per la Salute, dove trovano collocazione focus di approfondimento
“Il portale Orienta Salute rappresenta la faccia buona del web, la possibilità di utilizzare le opportunità offerte dalla tecnologia. Guardo questa piattaforma, che permette di mettere in condivisione le buone pratiche, con grande favore e interesse. La rete e l’innovazione tecnologica, sulla quale purtroppo scontiamo significativi ritardi, potranno essere complici positivi di una rivoluzione nei percorsi di cura per dare risposte ai problemi che abbiamo davanti, dalla fragilità alla cronicità”. Lo ha affermato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, in una nota diffusa in occasione della presentazione il portale per promuovere con il territorio salute e assistenza di qualità.
Nato dalla collaborazione tra la Fondazione centro ricerche economiche e formazione (Cref) e l’Università degli Studi di Udine (dipartimento di Area medica e dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche) con il sostegno della Fondazione Friuli, Orienta Salute (www.orientasalute.it) è online da oggi pronto ad accogliere i contributi dei cittadini, dei Comuni, delle associazioni di volontariato e del terzo settore.
Per Riccardi la piattaforma può diventare “un luogo di apprendimento corretto che ci consentirà di far conoscere meglio le tante esperienze positive ma anche un luogo di discussione”. Secondo il vicegovernatore, infatti, è vincente l’utilizzo della buona faccia del web ma sono determinanti anche i protagonisti scelti per questa iniziativa, ovvero “cittadini, operatori della salute, il volontariato e il sistema dei Comuni ai quali noi abbiamo riconsegnato quel principio di sentinella, di presidio e di salvaguardia del sistema sociale che una società civile dovrebbe garantire”.
Tre le sottolineature di Riccardi, quella di una salute che non è solo sanità in quanto, ha spiegato, “la società pone problemi di cronicità e pluripatologie che non possono più essere affrontare con il percorso tradizionale dell’assistenza sanitaria. Si tratta di questioni - ha evidenziato - che richiedono nuove vie per trovare le risposte con percorsi che guardano alla salute in modo integrale”.
Riccardi ha quindi ricordato anche i temi legati a sostenibilità del sistema e importanza di un volontariato “capace di dare risposte più efficaci di quelle istituzionalizzate”.
Nel dettaglio, come è stato spiegato, la piattaforma interattiva parla direttamente ai cittadini, è aperta ai contributi degli attori della salute e dell’assistenza ed è uno spazio pensato per costruire reti in grado di promuovere salute e un’assistenza di qualità in stretta sinergia con il territorio.
Due le sezioni principali attivate: Officina Welfare, luogo virtuale dove progetti già in corso, a sostegno delle persone anziane fragili e della natalità, vengono raccontati e valorizzati attraverso video-interviste dedicate e Sfide per la Salute, dove trovano collocazione focus per saperne di più. Quest’ultima è la sezione dedicata agli approfondimenti su tematiche ad alto impatto socio-sanitario sviluppate attraverso un approccio globale e integrato e prodotti multimediali diversificati (articoli/interviste, servizi audio e video).
Per Silvio Brusaferro, direttore del dipartimento di Area medica dell’Ateneo e responsabile dell’Officina persone, comunità e servizi sociosanitari, “Orienta Salute è soprattutto un’opportunità per rendere visibili le esperienze positive del territorio legate alla costruzione di reti per promuovere la salute. La qualità di vita e il benessere dipendono infatti molto dalla nostra capacità di avere reti di relazioni. L’idea - ha concluso - è mettere a disposizione del territorio uno strumento per lavorare insieme e condividere le buone pratiche già in corso per le quali stiamo anche pensando a una giornata dedicata da organizzare entro giugno”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA