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Martedì 22 GENNAIO 2019
Asl Toscana Sud Est. Aggrediti un dirigente medico e un tecnico al Distretto di Sansepolcro
L’attacco da parte di un uomo che si era recato al Distretto per avere informazioni circa una prestazione sanitaria che aveva coinvolto il figlio. Le spiegazioni del personale Asl non sono servite a calmare l’uomo. Il 44enne, residente a Sansepolcro, si è allontanato con una scusa, poi è rientrato e si è scagliato contro due dei operatori che sono finiti in Pronto Soccorso con 25 e 35 giorni di prognosi.
Un dirigente medico e un tecnico della Asl Toscana Sud Est aggrediti da un cittadino. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio nei locali del Distretto di Sansepolcro, in via Santi di Tito. Il cittadino, secondo quanto ricostruito dalla Asl, era stato ricevuto per avere informazioni circa una prestazione sanitaria che aveva coinvolto il figlio “ma le spiegazioni del personale Asl non sono servite a calmare l’uomo”. Il 44enne, residente a Sansepolcro, si è allontanato con una scusa, poi quando è rientrato nella stanza ha bloccato la porta e si è scagliato contro due dei presenti.
I tre sono stati trasportati al pronto soccorso dal 118. L’aggressore, portato via dalla polizia, ha avuto 5 giorni di prognosi per traumi non evidenti. Il dirigente medico ha avuto 25 giorni di prognosi per contusioni varie e il tecnico ben 35 giorni per tre costole rotte.
“Qualunque siano le motivazioni dell’aggressione - afferma in una nota il Direttore Generale Enrico Desideri - la violenza verbale e fisica non hanno alcuna giustificazione. Mai. E voglio qui difendere i miei professionisti: quelli che oggi, con risorse risicate al limite del gestibile, continuano con serietà a svolgere il proprio ruolo; e quelli che domani saranno nuovamente al lavoro, nonostante l'accaduto, la paura, il dolore, salvo diverse indicazioni dell'ospedale dove al momento stanno facendo i controlli sanitari”.
Solidarietà al personale aggredito è stata espressa anche dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
La Asl ha fatto successivamente sapere di avere dato mandato al proprio ufficio legale di predisporre tutta la documentazione necessaria per presentare formale denuncia nei confronti dell’aggressore con l’obiettivo di “tutelare in primis i propri dipendenti, poi anche l’immagine dell’Azienda, il servizio ai cittadini e la Sanità pubblica”.
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