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Lunedì 14 GENNAIO 2019
Rete ospedaliera. Razza: “Recepite le richieste del ministero”
L’assessore lo chiarisce dopo la dura replica del ministro della Salute, Giulia Grillo, all’annuncio del via libera da parte del Governo nazionale al piano regionale. “Alcune indiscrezioni di stampa hanno probabilmente indotto il ministro a ritenere che la Regione potesse eludere il parere trasmesso. Non è così e non potrebbe mai esserlo”, chiarisce Razza.
L’assessore alla Salute della Sicilia, Ruggero Razza, annuncia di avere adottato sabato mattina il decreto sulla programmazione della Rete ospedaliera della Regione “come richiesto dal Ministero della Salute, con nota trasmessa lo scorso dicembre e recante protocollo n. 0040159 del 17 dicembre 2018”. E il documento, precisa, “esattamente come avvenuto in previsione della rete approvata nel 2017, recepisce, con un cronoprogramma, le richieste formulate dal Ministero in relazione alla riduzione delle unità complesse, secondo la previsione di rete, nonché sulla rete emergenziale e sui punti nascita”. Una precisazione d’obbligo dopo la dura replica del ministro della Salute, Giulia Grillo, all’annuncio da parte del presidente della Regione Nello Musumeci del via libera da parte del Governo nazionale al piano regionale,
Secondo Razza si è trattato di un equivoco. “Alcune indiscrezioni di stampa, riportate nei giorni scorsi, hanno probabilmente indotto il ministro Grillo a ritenere che la Regione potesse eludere il parere trasmesso. Non è così, come da me dichiarato già nei giorni scorsi, e non potrebbe mai esserlo: siamo stati educati alla cultura delle istituzioni e riteniamo che la collaborazione con il Ministero, fino ad oggi proficua, sia posta nell’interesse esclusivo dei cittadini, che tutti riteniamo imprescindibile”, chiarisce.
Razza annuncia poi che “il 23 gennaio, vorrò incontrare le parti sociali per proseguire nel dialogo avviato e per iniziare ad affrontare i criteri per la redazione dei nuovi atti aziendali”.
Quanto ai punti nascita, l’assessore fa sapere ce “avendo il tavolo tecnico rimandato al Comitato del percorso nascita nazionale, lo stesso Comitato si è pronunciato il 18 dicembre 2018 concedendo alla nostra Regione una ulteriore deroga, con verifica da attuare a sei mesi e poi ad un anno”.
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