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13 GENNAIO 2019
Farmaceutica. Farmindustria: “Siamo su orlo precipizio. Con questa manovra il settore rischia”
"Se arriverà anche la nuova governance di settore, con l'introduzione del principio dell'equivalenza terapeutica fra farmaci e una revisione del prontuario senza scientificità, potremmo rischiare molto. Se verrà applicata l'equivalenza terapeutica, non solo non si otterranno i 2 mld di risparmi ipotizzati, ma si potrebbe rischiare di distruggere un'industria". Così il presidente Massimo Scaccabarozzi commenta i dati Istat sulla produzione industriale.
"Il dato sulla produzione industriale relativo al nostro settore è ancora positivo e conferma il valore della farmaceutica italiana. Ma anche noi cominciamo a calare: nel primo semestre del 2018 la produzione industriale di medicinali aveva fatto segnare un +5%, a novembre +3%. Anche il dato del mese è positivo (+1,3%), ma il quadro è molto preoccupante: noi stiamo ancora tirando, ma siamo sull'orlo del precipizio". A lanciare l'allarme, dopo i dati diffusi dall'Istat sulla produzione industriale che fotografano una situazione in calo generale, è il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi.
Secondo l'Istat, a novembre 2018 i settori di attività economica con variazioni tendenziali positive sono appunto solo la produzione di farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+1,3%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,7%) e le altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+1,1%). "Speriamo - dice Scaccabarozzi all'Adnkronos Salute - che la nuova governance farmaceutica non ci dia la spinta
finale verso il basso. Noi, infatti, oltre che di manovre finanziare viviamo di manovre collaterali, e quella presentata dal ministero della Salute qualche settimana fa speriamo venga discussa con il settore, altrimenti c'è il concreto rischio che anche il nostro comparto arrivi a segnare una percentuale negativa, dopo almeno 5 anni di crescita continua".
"Abbiamo fatto da traino alla ripresa del Paese e, con la nostra crescita, abbiamo contribuito fortemente alla sua uscita dalla crisi economica e all'affermazione dell'Italia come primo produttore di medicinali in Europa. Adesso questi dati, pur essendo in controtendenza con il settore industriale in generale, non sono più sui livelli che avevamo prima. E questo primato è a rischio".
"Stiamo subendo la manovra economica - evidenzia Scaccabarozzi - ma se arriverà anche la nuova governance di settore, con l'introduzione del principio dell'equivalenza terapeutica fra farmaci e una revisione del prontuario senza scientificità, potremmo rischiare molto. Se verrà applicata l'equivalenza terapeutica - avverte - non solo non si otterranno i 2 miliardi di risparmi ipotizzati, dato che il 90% della spesa farmaceutica territoriale è già a brevetto scaduto, ma si potrebbe rischiare di distruggere un'industria. Se non avremo più la possibilità di vendere i nostri prodotti allo Stato, che è il nostro unico compratore, la produzione calerà molto e questo mi preoccupa davvero, date anche le battaglie che abbiamo fatto per rendere l'Italia primo produttore europeo di medicinali. Potrebbe presto non essere più così".
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