quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 03 GENNAIO 2019
Asl Roma 2. Fials denuncia: “In stato di abbandono gestionale”. Parte la protesta degli operatori

Al via una serie di appuntamenti per sensibilizzare la Regione. Il sindacato pone l’attenzione soprattutto sulla necessità di assunzione di nuovo personale. “Senza, sarà difficile abbattere le liste d’attesa in ambito diagnostico e chirurgico, abbassare i costi delle cure in favore delle campagne di prevenzione e altrettanto limitare i costi delle esternalizzazioni che comunque ricadono pesantemente in termini di tassazione”.

“La Regione Lazio sembra abbia completamente abbandonato la gestione dell’Asl Roma 2 dimenticando l’importanza del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini utenti, la messa a norma delle strutture ambulatoriali e ospedaliere, il potenziamento dell’ospedale monospecialistico Cto Alesini, fiore all’occhiello dell’eccellenza traumatologica, nonché il rispetto del personale sanitario che presta servizio nei presidi del Sant’Eugenio, del Pertini e del Cto”. E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials di Roma che rimarca la necessità di proseguire nello stato di agitazione.

Sarà promossa una serie di appuntamenti per sollecitare, spiega il sindacato, “l’impegno della Regione a portare avanti le assunzioni del personale a tempo indeterminato in sostituzione dell’appalto di manodopera con le cooperative con nuovi infermieri e nuovi operatori sociosanitari, il mantenimento delle fasce economiche, la riassegnazione degli incarichi gestionali e non ultimo tenere fede alla contrattazione integrativa”.

“Come pensa infatti il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, di fornire un modello di sanità confacente al territorio e alle necessità di un’utenza sempre più anziana se dimentica un’azienda sanitaria di primaria importanza come l’Asl Roma 2 che interessa un’area enorme della Capitale. Non basta infatti il piano delle performance stilato lo scorso anno – prosegue la nota Fials  - se non si riflettono le esigenze di quel quarto di popolazione over 65, così per tutti gli altri indici demografici. Se non si assume nuovo personale sarà difficile abbattere le liste d’attesa in ambito diagnostico e chirurgico, abbassare i costi delle cure in favore delle campagne di prevenzione e altrettanto limitare i costi delle esternalizzazioni che comunque ricadono pesantemente in termini di tassazione”.

“Aspettiamo quindi che vengano completati tutti i passi necessari per uscire dal piano di rientro: aspettiamo l’annuncio ufficiale – conclude la nota – e di conseguenza il programma di rilancio assistenziale a partire dall’Asl Roma 2 per proseguire con le altre aziende e gli altri distretti. Siamo coscienti che questo percorso potrà essere più concreto se le istanze della Fials verranno accettate. E questo lo sa bene anche il governatore pro tempore”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA