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Venerdì 28 DICEMBRE 2018
Il 10 e 11 gennaio sciopero dei medici di medicina generale della Cisl

I medici di famiglia chiuderanno tutti i loro ambulatori dalle ore 8 alle 20 dei due giorni sopra indicati; i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) si asterranno dal servizio dalle ore 20 alle ore 8  del turno del 10 gennaio 2019. I medici dell’emergenza sanitaria territoriale si asterranno come i medici della continuità assistenziale.

La Cisl ha proclamato oggi lo sciopero aziendale dei medici di medicina generale del Trentino, per le giornate del 10 e 11 gennaio 2019, comunicandolo al Commissariato del Governo, all’Assessore Stefania Segnana, al Direttore Generale dell’APSS di Trento, Paolo Bordon ed alla Commissione Nazionale di Garanzia sciopero.
 
I medici di famiglia chiuderanno tutti i loro ambulatori dalle ore 8 alle 20 dei due giorni sopra indicati; i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) si asterranno dal servizio dalle ore 20 alle ore 8  del turno del 10 gennaio 2019;i medici dell’emergenza sanitaria territoriale si asterranno come i medici della continuità assistenziale.
 
Saranno garantiti i servizi indispensabili previsti dagli accordi.
 
“Siamo costretti a questa scelta estrema, visto il tentativo di mediazione fallito ieri mattina, che procurerà disagi ai cittadini, per difendere la dignità del nostro lavoro professionale della categoria, per l’uniformità dell’assistenza in ogni ambito sanitario ed equità di trattamento tra i nostri professionisti”, ha detto Nicola Paoli, Segretario generale Cisl medici del Trentino.
 
“Rimaniamo comunque sempre aperti al dialogo, e pronti a revocare lo sciopero in qualsiasi momento, con chi voglia realmente trovare una soluzione a questa crisi di rapporti deteriorati tra medici di medicina generale e i vertici Aziendali provinciali, che non ha precedenti nella storia recente della Sanità trentina. In caso contrario, esaurito lo sciopero del 10-11 gennaio, saremo costretti a procedere con altre azioni nelle settimane e mesi successivi”, conclude Paoli.

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