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Venerdì 13 GENNAIO 2012
Lombardia. Inaugurato a Como nuovo macchinario per radioterapia ‘intelligente’

Si chiama “Vero” il nuovo acceleratore lineare dell'ospedale S. Anna di Como che può ruotare intorno al paziente e ‘inseguire’ le lesioni tumorali con altissima precisione e quindi con il massimo rispetto dei tessuti sani. Il dispositivo è stato finanziato dalla Regione con 6 mln di euro.

È un grande cerchio di colore bianco con un contorno di colore giallo acceso la nuova apparecchiatura “Vero” presentata oggi all'Ospedale Sant'Anna di Como. Finanziato con 6 milioni di euro da Regione Lombardia, questo acceleratore lineare per la cura dei tumori, unico del genere in Italia, può ruotare intorno al paziente e 'inseguire' le lesioni tumorali con altissima precisione e quindi con il massimo rispetto dei tessuti sani.
"Questa macchina - ha detto l'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani - è un apparecchio complementare a tutte le terapie tradizionali, ha la capacità di fare una Tac diagnostica che consente di correggere una terapia online, se necessario, e non solo costituisce un elemento di eccellenza sanitaria al servizio di Como e del suo territorio ma si pone come un servizio offerto dai cittadini e messo a disposizione della rete oncologica". “’Vero’ – ha concluso l’assessore - è in grado di trattare le neoplasie maligne con elevatissima precisione e riunisce in sé la più avanzata tecnologia radioterapica per la cura dei tumori”.
"Durante la rotazione - ha spiegato Dorian Cosentino, primario di radioterapia al Sant'Anna - è possibile sia visualizzare il tumore mediante radiografie ad alta risoluzione o attraverso un'immagine tac, sia inseguirlo durante l'erogazione del fascio radiante. Il tumore può essere irradiato anche se collocato in organi che normalmente si muovono durante la seduta di radioterapia senza dover muovere il paziente".
La prima terapia con la nuova apparecchiatura è stata effettuata l'otto novembre scorso. Da allora sono stati trattati cinque pazienti. Le sedute durano in media circa una decina di minuti. Quando l'attività sarà a pieno regime potranno essere curati 25-30 pazienti al giorno.

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