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Venerdì 14 DICEMBRE 2018
Aggressioni ai medici. Fnomceo al Governo: “Provvedimento è urgente. Ddl Antiviolenza sia trasformato in decreto”
Il Consiglio nazionale della Federazione ha approvato mozione per chiedere al Governo di trasformare il Disegno di Legge in Decreto Legge. “Abbiamo bisogno urgente di un provvedimento che dia una risposta immediata alla domanda di sicurezza che proviene da tutto il mondo medico e da tutti i professionisti della sanità”. LA MOZIONE
“Il Consiglio Nazionale della Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, chiede al Governo di trasmutare il disegno di legge n. 867 sulla violenza contro gli operatori sanitari, attualmente incardinato in Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica, in un decreto-legge, in modo da renderlo immediatamente esecutivo, prevedendo che al personale medico e sanitario sia riconosciuta la qualifica di pubblico ufficiale, affinché l'azione penale si avvii d'ufficio e non a seguito di denuncia di parte o, in alternativa, di inserire un emendamento sulla materia all’interno della Legge di Bilancio, e impegna il Comitato Centrale della FNOMCeO a rappresentare tale situazione in tutte le sedi istituzionali”.
È questo il senso di una mozione per combattere la violenza contro gli operatori sanitari, presentata dall’Esecutivo e approvata all’unanimità dai presidenti degli Ordini dei Medici italiani riuniti oggi a Roma in Consiglio nazionale.
La mozione prende il via dagli ultimi, tragici fatti di Crotone che hanno visto una donna medico aggredita a colpi di cacciavite mentre smontava dal turno in ospedale. Ma sono in media tre al giorno, secondo i dati Inail, le aggressioni denunciate in Italia dagli operatori sanitari: soltanto nell’ultimo anno, le violenze denunciate ammontano a 1.200 casi, di cui 456 hanno riguardato gli addetti al Pronto soccorso, 400 si sono verificati in corsia e 320 negli ambulatori. E questa è solo la punta dell’iceberg, in quanto molti medici e infermieri non denunciano, per pudore, per vergogna, per timore di ritorsioni, perché ci si è abituati alla violenza, o per poter finire il turno e non lasciare i pazienti senza assistenza.
“Abbiamo bisogno urgente di un provvedimento che dia una risposta immediata alla domanda di sicurezza che proviene da tutto il mondo medico e da tutti i professionisti della sanità – ha affermato il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli – Siamo certi di trovare riscontro e sensibilità da parte del Governo e del Parlamento, atteso che molti sono stati i Progetti di Legge presentati e gli interventi volti a chiedere soluzioni a questa emergenza di sanità pubblica”.
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