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Mercoledì 11 GENNAIO 2012
Più vecchi e più felici, ma i ricercatori non sanno perché

Con l’avanzare dell’età si è generalmente più sereni e si lasciano alle spalle i ricordi negativi e le delusioni della vita. Le cause sono sconosciute, ma il dato sembra essere evidente. La ricerca che ne parla è stata pubblicata su Perspectives on Psychological Science.

Gli anziani sono in media più felici delle altre persone. A dirlo non sono giovani che vedono l’arrivo del pensionamento sempre più lontano, ma ricercatori del Georgia Institute of Technology e della Northeastern University. Sembra infatti, da uno studio pubblicato su Perspectives on Psychological Science che le persone di mezz’età si concentrino più spesso sui bei ricordi e sugli eventi positivi della loro vita, e tendano a dimenticare o a non pensare a quelli negativi. Secondo gli psicologi è proprio questo che li aiuterebbe a mantenere un equilibrio emotivo migliore.

“Ci sono molte teorie che provano a spiegare un’eventuale differenza nella percentuale di persone felici tra i più anziani rispetto ai più giovani, ma prima di oggi nessuno aveva tentato di verificarne direttamente l’evidenza”, ha spiegato Derek Isaacowitz, ricercatore della Northeastern University.

In questo studio gli psicologi hanno mostrato foto di volti e situazioni ad un gruppo di persone anziane, scoprendo come queste tendano a focalizzare la propria attenzione su quelle felici più che su quelle tristi, ricordando i momenti positivi della loro vita. In altre parole, i ricercatori hanno scoperto che da una certa età in poi, si tende a soffermarsi più sulle situazioni e le circostanze che sollevano l’umore, piuttosto che quelle che deprimono, così come studi precedenti avevano dimostrato che in vecchiaia si tende a perdonare più facilmente a se stessi i traguardi mai raggiunti e a dimenticare le delusioni.

I ricercatori non sanno però spiegare perché questo accada. “Quando proviamo a valutare i processi cognitivi e i cambiamenti di umore con le altre persone, non sempre ci rimane così semplice”, ha spiegato Isaacowitz. “A volte guardare immagini positive non fa affatto sentire meglio”. E in effetti, ci sono persone che sono addirittura felici nell’osservare le disgrazie degli altri. “Gli anziani sembrano dunque più felici in media, ma stiamo ancora cercando di capire come questo possa succedere e perché. E soprattutto vogliamo indagare cosa nella loro biologia e neurofisiologia aumenti le sensazioni positive”.
Per alcuni ricercatori, la spiegazione non sarebbe tanto l’abilità dei più anziani di mantenere alto l’umore, quanto più questa sarebbe conseguenza della demenza incipiente. Una spiegazione molto meno romantica, che a dirla tutta ci piace meno della prospettiva di arrivare alla serenità lasciandosi progressivamente alle spalle le cose più brutte della vita.

Laura Berardi

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