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Mercoledì 12 DICEMBRE 2018
Approvate le linee di indirizzo del programma ‘Ritornare a casa’
Il programma sarà finanziato con 30 milioni di euro a valere sulle risorse stanziate nel bilancio di previsione 2018-2020. Il 90% servirà a garantire il contributo ordinario dei progetti già avviati entro la data del 31 dicembre 2018. Il restante 10% andrà ai Comuni che non hanno ricevuto alcun finanziamento nell’anno in corso, per assenza di progetti. L’eccedenza sarà ripartita tra tutti gli enti locali in ragione del fabbisogno rilevato.
La Giunta della Regione Sardegna ha approvato nei giorni scorsi le linee di indirizzo 2019 del programma ‘Ritornare a casa’, che sarà finanziato con 30 milioni di euro a valere sulle risorse regionali stanziate nel bilancio di previsione triennale 2018-2020, per il finanziamento del contributo ordinario da destinare prioritariamente al rinnovo dei progetti in essere al 31 dicembre 2018 e all’attivazione dei nuovi per l’annualità 2019.
“L’attivazione delle nuove progettualità – spiega l’assessore della Sanità, Luigi Arru, in una nota – viene assicurata attraverso le risorse disponibili date dall’assegnazione di fondi ed economie che si sono generate nel corso dell’anno. Tali risorse regionali saranno assegnate agli enti locali con le seguenti modalità: il 90% garantiranno, prioritariamente, il finanziamento del contributo ordinario dei progetti già avviati entro la data del 31 dicembre 2018. Il restante 10% andrà ai Comuni che non hanno ricevuto alcun finanziamento nell’anno in corso, per assenza di progetti. L’eccedenza sarà ripartita tra tutti gli enti locali in ragione del fabbisogno rilevato”.
“Anche nel corso del 2018 – sottolinea ancora l’assessore Arru – il programma ‘Ritornare a casa’ si è confermato un intervento fondamentale per favorire la permanenza presso il proprio domicilio delle persone non autosufficienti che necessitano di un livello assistenziale molto elevato. Quest’anno, per assicurare la continuità dei progetti di circa 3.000 persone e l’attivazione delle nuove progettualità di primo, secondo e terzo livello, sono stati trasferiti agli enti locali circa 43 milioni di euro, di cui 28 milioni a valere sulle risorse regionali e 15 milioni sulla programmazione delle assegnazioni del Fondo statale per la non autosufficienza. Ciò ha permesso di garantire una risposta diversificata per livello assistenziale”.
L’assessore ricorda come già nel 2016 sia stato introdotto “un significativo cambiamento nel procedimento di attivazione e finanziamento dei progetti, prevedendo che la valutazione sociosanitaria effettuata dall’ATS Sardegna copra un arco temporale triennale, in alcuni casi biennale. Per assicurare il rinnovo dei progetti in corso e garantire una tempestiva assegnazione di risorse agli enti locali, con la delibera approvata oggi stabiliamo che, sin dai primi mesi dell’anno 2019, i Comuni avranno la copertura finanziaria dei progetti in rinnovo”.
La stessa delibera di Giunta programma la somma di 12 milioni 700mila euro a valere sul Fondo nazionale per la non autosufficienza 2018, che sarà ripartita in questo modo: 6 milioni 350mila euro per la copertura del potenziamento dell’assistenza alle persone non autosufficienti (2° e 3° livello), assicurando la continuità dell’assistenza alle persone già beneficiarie nel 2017 del contributo ‘disabilità gravissima’ e alle persone già beneficiarie nel 2018 del contributo potenziamento comprensivo della quota ‘disabilità gravissima’; i restanti 6 milioni 350mila euro consentiranno il riconoscimento del contributo ‘disabilità gravissima’, secondo le modalità che verranno definite con specifico provvedimento.
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