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Martedì 11 DICEMBRE 2018
Patologie polmonari. L'Azienda ospedaliera G. Brotzu di Cagliari all'avanguardia in diagnosi e cura
La Struttura Complessa dell'ospedale Businco di Cagliari diventa capofila di una nuova tecnica mininvasiva di ''chirurgia su paziente sveglio” che consente di avere una diagnosi precisa delle interstiziopatie polmonari. Tale tecnica garantisce la dimissione del paziente entro 4-6 ore dall'intervento, con mortalità operatoria, post operatoria e a 30 giorni, pari a zero e tasso di complicanze quasi nullo rispetto alle altre tecniche utilizzate.
La creazione di una rete nazionale per la diffusione di una nuova tecnica mininvasiva per la diagnosi delle interstiziopatie polmonari è stata presentata nel corso di un Convegno tenutosi lo scorso 7 dicembre presso il PO Microcitemico-Cao di Cagliari, organizzata dal gruppo di lavoro della Società italiana di chirurgia toracica (Sict) e del gruppo di studio delle tecniche chirurgiche più avanzate della stessa disciplina (VATS Group) e dal Gruppo multidisciplinare per la diagnosi delle interstiziopatie polmonari di cui fanno parte medici della SC di Chirurgia toracica dell’ospedale Oncologico. Lo rende noto un comunicato dell'Azienda ospedaliera G. Brotzu.
"La Struttura Complessa dell'ospedale Businco, diventa così capofila di una nuova tecnica mininvasiva di 'chirurgia su paziente sveglio' che consente di avere una diagnosi precisa delle interstiziopatie polmonari".
"Grazie alla recente acquisizione da parte dell’Azienda di importanti strumenti tecnologici la struttura cagliaritana, infatti, sarà l’unica in Sardegna a disporre sia di un ecografo per eco endoscopia toracica, EBUS, ovvero una tipologia di procedura diagnostica utilizzata per la stadiazione oncologica del tumore del polmone, sia una Piattaforma ecografica in 3D - spiega la nota - che permetterà di sovrapporre le immagini ecografiche a quelle delle TAC, delle risonanze e delle PET, ottenendo una risoluzione maggiore e più precisa per affinare tutte le procedure per la diagnosi delle patologie del polmone e in particolare il tumore del polmone".
Come spiega il dott. Roberto Cherchi, direttore f.f. della SC di Chirurgia toracica del Businco di Cagliari: “Le interstiziopatie sono un gruppo di 200 patologie polmonari, di difficile inquadramento diagnostico, che possono essere curate solo se la diagnosi è molto precisa. La terapia è mirata in base alla diagnosi e se non instaurata per tempo può portare al decesso del paziente in tempi brevi.
La tecnica prevede che il paziente sia sveglio o leggermente sedato e si esegue in anestesia locale, con tecnica miniinvasiva. Questo consente prelievi di polmone adeguati per effettuare differenti studi istologici che possono portare ad una precisa diagnosi. La metodica chirurgica è stata applicata con successo in 82 casi - prosegue Cherchi -, con significativi benefici per i pazienti rispetto alle altre procedure. Può essere praticata al mattino con il paziente dimesso la sera dello stesso giorno; in questo modo si riducono le complicanze e non si hanno rischi per la vita che si registrano, invece, con la Criobiopsia o il classico intervento eseguito a torace aperto”.
"La struttura complessa di Chirurgia Toracica dell'Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, proviene da una lunga esperienza di chirurgia specialistica che vede i suoi esordi negli anni 60. L'acquisizione e lo sviluppo delle più moderne tecniche diagnostiche e terapeutiche nel campo della Chirurgia e della Endoscopia Toracica ne fanno un riferimento regionale da sempre.
Da circa tre anni si è standardizzata una tecnica chirurgica (Awake Surgery), per effettuare dei prelievi di tessuto polmonare, durante il quale paziente è sveglio, con leggera sedazione e con un'anestesia locale a livello del torace - si legge nella nota -; tale tecnica garantisce la sua dimissione entro 4-6 ore dall'intervento. La mortalità operatoria, post operatoria e a 30 gg, è pari a zero, il tasso di complicanze è quasi nullo, rispetto alle altre tecniche utilizzate.
Dal 2017 tutte le attività chirurgiche sono state convertite verso le tecniche mini invasive e in particolare le lobectomie polmonari per la cura del tumore del polmone (VATS Lobectomy). Si stima che, entro la fine del 2018, nel nostro Centro si praticheranno, con questa tecnica, più di 80 VATS Lobectomy (74 ad oggi).
Da gennaio 2019 - conclude la nota -, grazie ai primi interventi di chirurgia polmonare con l'impiego del robot, anche l’AOB di Cagliari si inserirà nel panorama dei centri a livello nazionale nei quali l’utilizzo di nuove tecniche di trattamento aprirà nuovi orizzonti per la cura delle malattie polmonari".
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