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Lunedì 10 DICEMBRE 2018
Manovra. Scienza&Vita: “Su gioco d’azzardo la maggioranza sconfessa le sue stesse promesse”
Dura critica del presidente Gambino ad un emendamento approvato alla Camera che proroga di un anno l’autorizzazioni per le ‘Newslots’. “Un’imbarazzante sconfessione delle promesse in materia fatte in campagna elettorale”
“La dipendenza dal gioco d’azzardo è un problema che interroga sempre più le istituzioni, nella ricerca di reali soluzioni praticabili ed efficaci. Ma questo percorso - afferma Alberto Gambino, presidente nazionale di Scienza & Vita - non è esente da inciampi ed ambiguità". Un emendamento (proposto da esponenti della maggioranza di Governo) inserito nel testo del disegno di legge del Bilancio 2019 – approvato pochi giorni fa alla Camera e da quest’oggi all’esame del Senato – ha introdotto l’art. 89 bis in tema di giochi e scommesse. Tra le novità che esso introduce, in particolare il comma 4 prevede nuove proroghe per quanto riguarda le slot machines di nuova generazione (previste dall'articolo 110, comma 6, lettera a), del Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, approvato con R.D. 18 giugno 1931, n. 773), ovvero apparecchi con vincita in denaro e dotati di controllo remoto, meglio noti come Newslots, collegati alla rete telematica dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato. Il rinvio, che riguarda le dismissioni delle vecchie slots, non dotate delle caratteristiche richieste dalla legge, è di un ulteriore anno: le autorizzazioni per gli apparecchi da gioco infatti non potranno più essere rilasciate “dopo il 31 dicembre 2019 e tali apparecchi devono essere dismessi entro il 31 dicembre 2020”.
"Scienza & Vita - continua Gambino -, in accordo con la maggior parte delle associazioni che si impegnano a contrastare il gioco d’azzardo e le ludopatie, ritiene di stigmatizzare una simile scelta politica. Oltre che rappresentare, infatti, un’imbarazzante sconfessione delle promesse in materia fatte in campagna elettorale, essa lascia trasparire una banale quanto inaccettabile logica: pur di reperire fondi da destinare ad ulteriori “politicamente urgenti” scopi (reddito di cittadinanza?), lo Stato può servirsi di qualunque mezzo legale. Poco importa se la via intrapresa – in questo caso, il rinvio della dismissione delle vecchie slot machines – costituisce anche fonte di pesante danno ulteriore per le persone più fragili e deboli – in questo caso, chi è affetto da ludopatia e dipendenza dal gioco d’azzardo.
"Perciò - conclude Gambino - Scienza & Vita desidera richiamare con franchezza tutti gli attori in gioco a far riferimento al principio secondo cui interessi economici e politici non possono e non devono prevalere sui reali bisogni delle persone, soprattutto quando sono in gioco esigenze legate alla lor salute e al benessere psichico e sociale”.
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