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Martedì 04 DICEMBRE 2018
Specializzandi. Saitta (Regioni): “Grazie ad intesa con Governo quelli dell’ultimo anno potranno lavorare negli ospedali”
Il coordinatore della commissione Salute e assessore alla Sanità del Piemonte plaude alla misura (stralciata dalla Manovra ma inserita nel Dl Semplificazioni) che consente agli specializzandi dell’ultimo anno di potere partecipare ai concorsi per accedere ai ruoli della Dirigenza medica.
“Grazie a un accordo raggiunto nei giorni scorsi fra Regioni e Governo, gli specializzandi in Medicina all'ultimo anno potranno partecipare subito ai bandi di concorso delle aziende sanitarie pubbliche e verranno assunti a tempo indeterminato una volta conseguito effettivamente il titolo di specializzazione”. Lo ha affermato l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta e coordinatore della commissione Salute delle Regioni rispondendo a un'interrogazione presentata in Consiglio regionale.
“L'intesa – evidenzia - prevede anche un aumento delle borse di studio erogate a livello nazionale, sulla base degli specifici fabbisogni delle Regioni. Dal prossimo anno, dunque, i corsi di specializzazione in Medicina delle università italiane avranno 900 posti in più. Per il Piemonte si tratta di oltre 70 posti supplementari”.
"Sono due novità importantissime per il sistema sanitario nazionale e per la sanità piemontese – ha detto -. I nostri ospedali, che da anni soffrono per la carenza di medici, potranno contare finalmente su un numero consistente di nuovi specialisti e salvaguardare così i servizi. Tuttavia, l'aumento delle borse di studio è importante ma non ancora sufficiente per rispondere alle esigenze delle Regioni. Abbiamo chiesto un incremento di 2.600 posti, speriamo che in sede di dibattito parlamentare il numero possa crescere".
Per quanto riguarda il Piemonte, ci sarà la possibilità per circa 350 specializzandi in Medicina all'ultimo anno di partecipare fin da subito ai bandi di concorso della sanità pubblica. In più, il numero delle borse di studio assegnate annualmente aumenterà del 20%, passando dalle attuali 400 (390 già finanziate dallo Stato più 10 aggiuntive della Regione Piemonte) alle 470 del prossimo anno.
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