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Martedì 27 NOVEMBRE 2018
Piano sociosanitario. Pensionati Cisl: “Sanità vicino a crisi epocale”

Riuniti in congresso straordinario a Mogliano Veneto, i pensionati della Fnp Cisl del Veneto hanno espresso il loro impegno nella sanità. I fronti caldi: nuovo Pssr, riforma Ipab, ospedali di comunità e medicine di gruppo. E sulla carenza di medici: “Fra numero chiuso all’università e assunzioni bloccate, stiamo facendo l’errore dell’Inghilterra che ora è costretta ad assumere tanti professionisti all’estero”.

A un anno dal commissariamento, i pensionati della Fnp Cisl del Veneto sono riuniti in congresso straordinario a Mogliano Veneto per dare alla categoria una nuova segreteria regionale e lanciare l’allarme sulla sanità e sulla necessità di riprendere in modo incisivo l’impegno sindacale a livello regionale nell’ambito socio-sanitario, che in Veneto ha diversi fronti aperti.

“La federazione ha bisogno di un Veneto autorevole perché siamo vicini a vivere una crisi epocale nella sanità che richiede il contributo di tutti”, ha detto nella sua relazione il commissario Loreno Coli, che nella segreteria nazionale ha la delega alle politiche socio-sanitarie. “Solo un esempio – ha aggiunto - fra qualche anno non avremo più medici perché, fra numero chiuso all’università e assunzioni bloccate, stiamo facendo l’errore dell’Inghilterra che ora è costretta ad assumere tanti professionisti all’estero”.

Quanto al Veneto, il dibattito fra i delegati al congresso ha evidenziato i temi caldi sui quali i pensionati Cisl sono intenzionati a stimolare quella che sarà la nuova segreteria regionale.
 
Innanzi tutto il nuovo Pssr 2019-2023, il cui iter legislativo è appena cominciato “ma che parte con i difetti dell’incompiuto Pssr 2012-2016”.

La riforma delle Ipab, “che è ferma al progetto di legge regionale del 2015: nonostante il commissariamento, la Fnp ha partecipato e parteciperà alle iniziative promosse dalla Cisl regionale, insieme alle sigle della funzione pubblica Fp e dei servizi Fisascat (come i presidi territoriali il prossimo 4 dicembre)”.

Gli ospedali di comunità che, “introdotti dal vecchio Pssr, hanno visto attivati 500 dei 1500 posti letto previsti: sono strutture intermedie importantissime per gli anziani, per gestire al meglio le convalescenze e non gravare sulle famiglie”.

Infine, “la grande incompiuta delle medicine di gruppo per le quali i pensionati Cisl del Veneto si sono spesi moltissimo, anche a livello unitario con i colleghi di Spi Cgil e Uilp: per gli anziani le medicine di gruppo sono le fondamenta dell’assistenza territoriale, ma sono solo 70 quelle attivate sulle 300 previste”.
 
Nel corso del Congresso straordinario la Fnp Cisl del Veneto ha poi scelto, per la prima volta nella sua storia, una donna come proprio massimo rappresentante. I componenti il Consiglio generale uscito dal congresso straordinario di Mogliano Veneto hanno infatti scritto (57 su 60) il nome di Vanna Giantin sulla scheda per l’elezione del segretario generale. Con lei, nella segreteria regionale il padovano Giancarlo Pegoraro, proveniente dalle file dei metalmeccanici e quindi esperto di mercato del lavoro, e Sergio Furlanetto, trevigiano, già delegato tra i tessili, poi sindacalista del settore agroalimentare e quindi responsabile dell’Ufficio Vertenze.
 
“Farò recuperare alla Fnp Cisl del Veneto l’autorevolezza che le spetta
– ha dichiarato subito dopo il voto - essendo la nostra la seconda struttura, dopo la Lombardia, per numero di iscritti su scala nazionale. Il percorso che abbiamo davanti è stato abbondantemente delineato dalla mozione finale di questo congresso straordinario. Quella sarà la nostra linea guida”. Cioè, spiega il sindacato, “un rilancio dell’attività sindacale nei temi socio-sanitari, che in Veneto ha molte questioni aperte; un impegno per potenziare le attività di contrattazione sociale nei territori e la vigilanza sulle iniziative che il Governo effettivamente intraprenderà sul fronte previdenziale e fiscale”.

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