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Lunedì 19 NOVEMBRE 2018
Farmaci. In Toscana risparmi per quasi 12 milioni l’anno grazie al biosimilare
A meno di 30 giorni dalla perdita del brevetto di Humira, Estar avvia una gara, vinta dal biosimilare Imraldi a 85 euro. Humira ha numerose indicazioni in ambito reumatologico, dermatologico e in gastroenterologia, ed è il più usato in Toscana, con un fatturato annuo di poco superiore a 23 milioni di euro l'anno. “Risultato eccezionale, basti pensare che la gara del Piemonte per 5 regioni aveva aggiudicato un biosimilare a 146 euro”, evidenzia la Regione Toscana.
Aggiudicata in Toscana una gara per un farmaco che produrrà un risparmio di quasi 12 milioni di euro per il Servizio sanitario regionale. Si tratta di un farmaco molto usato, la prima voce di spesa farmaceutica in Toscana. A darne notizia la Regione in una nota.
“A meno di 30 giorni dalla perdita del brevetto da parte della specialità medicinale Humira (farmaco biologico a base di adalimumab) – spiega la nota - Estar (Ente di supporto tecnico-amministrativo regionale) ha effettuato una gara in concorrenza con i farmaci biosimilari nel frattempo autorizzati dal Ministero della salute a essere messi in commercio. Questo farmaco, che ha numerose indicazioni in ambito reumatologico, dermatologico e in gastroenterologia ed è il più usato in Toscana, ha avuto un fatturato annuo di poco superiore a 23 milioni di euro l'anno”.
La gara in concorrenza (arrivata una settimana dopo quella effettuata dalla Regione Piemonte aggregando i consumi di 5 regioni) ha visto una aggiudicazione al biosimilare Imraldi (sempre a base di adalimumab con le stesse indicazioni del farmaco originator) a 85 euro (IVA esclusa), con un risparmio complessivo annuale per il SSR della Toscana pari a 11.894.760 euro (IVA esclusa).
“Estar, assieme al settore politiche del farmaco della Regione Toscana - sottolinea Monica Piovi, direttore Estar - contribuisce ancora una volta nel settore degli appalti a sostenere i passi già fatti dalla Toscana nella direzione della riduzione della spesa farmaceutica”.
Nella nota si evidenza, dunque, il risultato “eccezionale” di questa gara (“basti pensare che la rammentata gara della Regione Piemonte per 5 regioni aveva aggiudicato un biosimilare a 146 euro”) che “dà un contributo decisivo per la sostenibilità del SSR”.
“Gare analoghe – conclude la Regione - consentiranno di garantire a tutti i cittadini che ne avranno bisogno i farmaci innovativi di recente immissione in commercio che hanno costi importanti (basti pensare al piano regionale per la eradicazione della Epatite C e le recenti nuove terapie oncologiche)”.
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